Grandi manovre per il nuovo ponte: «Siamo a metà dell’opera»

Cantù Asnago Ancora almeno due notti per installare il cavalcavia sulla rete ferroviaria

Ad avvicinarsi a piedi, dal parcheggio della stazione e nel cuore della notte, sulle prime si è catturati dal suono ritmico del cantiere, non visibile, poco oltre, dietro la curva che conduce a Cermenate. Quando si arriva a fianco, sul vecchio ponte, colpisce, nel buio, la luce dei fari. A illuminare il gigante in spostamento lento. Con gli operai intenti a lavorare al di sopra della ferrovia internazionale Milano-Como-Chiasso.

Sono le notti del grande varo. Con il nuovo ponte di Cantù Asnago che, già fatto e finito ad eccezione dell’asfalto, a spinte di centimetri viene portato a poco a poco sul lato di Cantù. Tra lunedì e martedì la partenza, con i lavori terminati verso le due. Poco prima dell’alba di oggi, la seconda notte: quattro le ore previste. Per un’operazione nel suo complesso piuttosto unica che qualche raro spettatore, nonostante la fascia oraria, ha ammirato a distanza.

Nella prima notte, il ponte è avanzato di 7 metri. E le spinte, possibili grazie a un particolare sistema di pistoni, proseguiranno anche nelle prossime notti, sino a prima del sorgere del sole di venerdì. Con questa seconda notte appena conclusa, si sarà a metà dell’opera. In tutto, si prevedono quattro serate di varo. Settimana scorsa, c’era stato un pomeriggio di lavoro. Ma ora, con l’attraversamento sopra i binari, le ferrovie non concedono altri orari se non la fascia da dopo la mezzanotte in poi, per circa quattro ore. Con circolazione passeggeri e merci sospesa. E corrente staccata, a favore della sicurezza di chi opera in cantiere.

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