Il Pirellone “preso d’assedio” dal Pd: «La Milano-Meda deve restare gratis»

Marianese Un presidio con 300 persone per consegnare le 7mila firme. Mozione bocciata. Il consigliere regionale Orsenigo: «Non accettiamo la possibilità di sconti, non si dovrà pagare»

Oltre settemila firme e più di trecento persone. La mobilitazione promossa dal Partito democratico lombardo, con il presidio di ieri mattina all’ingresso del Pirellone a Milano, è solo l’ultimo atto, in ordine di tempo, delle iniziative per scongiurare l’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda, quando diventerà, tra Lentate e Bovisio, la tratta B2 dell’autostrada Pedemontana.

A guidare i “manifestanti” i consiglieri regionali dem, il comasco Angelo Orsenigo e il brianzolo Gigi Ponti, che hanno a cuore, sin dalle prime battute, la vicenda (che riguarda da vicino anche i comuni del marianese e del canturino, anche per i “riflessi” sul traffico di passaggio).

I due consiglieri ieri mattina hanno poi consegnato il plico con le firme, raccolte nei gazebo (anche a Mariano e Cabiate) e on line, al presidente del consiglio regionale, Federico Romani, chiedendo anche un colloquio con il presidente della Regione, Attilio Fontana. I consiglieri del Pd hanno anche presentato in aula una mozione che invita la Regione ad attivarsi per evitare l’introduzione del pedaggio.

La mozione però è stata bocciata dalla maggioranza. «Mentre dai territori arriva una voce unanime che dice no a questo pedaggio, in aula la maggioranza ha addirittura considerato strumentale la nostra mozione - attacca Orsenigo – . Evidentemente c’è qualcosa che non torna, ma saranno loro a spiegarlo ai cittadini».

Il consigliere regionale comasco nel presidio, aveva dichiarato che «non accettiamo la possibilità di sconti. La mediazione proposta dall’assessore Terzi che propone una scontistica adeguata non è sufficiente, noi vogliamo la totale gratuità di quei 12 km che tante persone sono costrette a percorrere quotidianamente per carenza di mezzi pubblici. Abbiamo stimato che nel giro di un mese il pedaggio costerebbe sui 120 euro a vettura. I cittadini non sono dei bancomat». I consiglieri dem hanno ringraziato i presenti e le associazioni del territorio, che hanno protestato sotto palazzo Pirelli «a sostegno di una causa più che legittima – hanno detto– perché far pagare una strada che è sempre stata gratuita è una scelta politica inaccettabile che produce un impatto negativo non solo sul traffico, ma anche nelle tasche dei cittadini che si ritrovano a pagare due volte, dal momento che Pedemontana è finanziata con soldi pubblici».

La segretaria provinciale del Pd, Carla Gaiani ha detto: «Di certo non ci fermiamo qui. La nostra battaglia politica continua. Regione Lombardia non può continuare a scaricare i conti, in pesante rosso di Pedemontana, sui cittadini lombardi, facendo pagare il pedaggio alle migliaia di pendolari».

«Mariano era presente – ha detto il capogruppo dem nel consiglio comunale marianese, Stefano Poltronieri - . Non solo a parole o con dichiarazioni ma fattivamente a sostenere presso il consiglio Regionale la gratuità del transito sulla Milano Meda -ha detto -. Una battaglia che va al di là delle parti.

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