Imu, stangata di 60mila euro d’arretrati: la casa di riposo fa ricorso contro il Comune

Mariano Singolare iniziativa della Fondazione titolare della Rsa, emanazione del municipio. Contestato l’accertamento di mancati pagamenti inviato sulla base di una verifica del Catasto

Il Comune contro la sua stessa residenza sanitaria, Fondazione Porta Spinola.

Sembra un paradosso, ma è lo scenario che si delinea davanti alla Corte di giustizia tributaria, dove l’amministrazione è pronta a costituirsi in giudizio.

Al centro del contendere c’è una questione di tasse: piazzale Manlio chiede 60mila euro di Imu alla struttura sanitaria che, invece, sostiene di non essere tenuta al pagamento.

Classificazione della Rsa

All’origine della battaglia legale, c’è una controversia sulla classificazione al catasto di Porta Spinola. Finora, la Rsa è stata catalogata come casa di cura “senza fine di lucro”.

Ma l’Agenzia delle Entrate contesta questa classificazione, ritenendo che si tratti di un’attività “a scopo di lucro” e che dunque debba versare un maggiore importo di Imu al Comune. Naturalmente, la Fondazione non condivide questa lettura e ha già vinto tre round contro l’Agenzia delle Entrate davanti alla Corte tributaria (l’ultimo a dicembre).

Dallo scontro tra Porta Spinola e Agenzia delle Entrate si è aperto un nuovo fronte: quello tra Porta Spinola e il Comune. In estate, infatti, il Municipio ha inviato un accertamento Imu alla sua fondazione, chiedendo 60 mila euro in base al ricalcolo del Catasto sulla scorta della posizione dell’Agenzia delle Entrate.

La fondazione si è opposta e ha fatto ricorso davanti alla Corte, chiedendo di «annullare l’avviso di accertamento impugnato perché illegittimo per difetti di motivazione» e di sospendere il giudizio fino alla definizione della causa contro l’Agenzia delle Entrate.

Il Comune ha risposto al ricorso costituendosi in giudizio contro la Fondazione di cui è unico socio fondatore. Un atto dovuto, spiega il sindaco Giovanni Alberti, che preferisce far parlare gli atti.

Come la delibera approvata all’unanimità dalla giunta per «autorizzare il sindaco alla costituzione nel giudizio pendente avanti la Commissione Provinciale di Como», si legge nell’atto di indirizzo che prosegue, spiegando di ritenere «opportuno difendere il Comune di Mariano Comense in giudizio davanti alla Commissione tributaria provinciale di Como, tramite il responsabile del servizio Tributi».

Le tappe della querelle

Sul fronte opposto, c’è Alessandro Turati, presidente del Cda alla guida della Fondazione: «La Corte di Como ha accolto il nostro ricorso contro l’Agenzia delle Entrate rispetto la classificazione della Fondazione che, come conseguenza, portava a un ricalcolo dell’Imu».

Proprio Turati ricorda le tappe della querelle con l’accoglimento del ricorso in primo e secondo grado, ma non al terzo, che ha rimandato il giudizio al primo grado: a fine dicembre, la Corte ha accolto ancora una volta la posizione della Rsa.

«L’Agenzia delle Entrate può opporsi ma noi ci auspichiamo che questa sia la fine» ha aggiunto il presidente della Fondazione. «Visto che ci hanno dato ragione, non credo che la posizione del Comune andrà a buon fine», ha chiosato Turati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA