Incubo trasporti in autobus e treno: «Più di un’ora per fare tre chilometri»

Cantù L’odissea di un pendolare alle prese con una serie di ritardi e corse cancellate : «Per fare l’ultimo tratto, da Asnago fino in città, se fossi andato a piedi ci avrei messo meno»

Un primato da incubo, tra treni in ritardo e bus che non passano. E altro ancora. «Un’ora e quindici minuti per percorrere poco più di tre chilometri. A piedi sarebbero invece poco più di 40 minuti. Un nuovo record». Per spostarsi da Cantù Asnago a Cantù.

A segnalarlo, Alessandro Corbetta, residente in città. «Reduce dal turno di lavoro a Milano, sono stato protagonista, assieme a svariati altri viaggiatori, di un viaggio di ritorno verso Cantù a dir poco travagliato: un viaggio della speranza, a dirla meglio - afferma - Speranza di veder passare un bus delle ben tre società di trasporto che servono la stazione di Cantù-Cermenate: la Fnm Autoservizi, la AirPullman Spa e la nota comasca Asf Autolinee».

Problemi sin dal mattino

Un viaggio,quello avvenuto in questi giorni, lunedì, con problemi sin dalla primissima mattinata: «In primis, partito da Milano Porta Garibaldi col treno delle 6.39 diretto a Chiasso, totalizziamo un ritardo di quasi trenta minuti, arrivo previsto a Cantù alle 7.25, arrivo effettivo alle 7.50 passate».

Un giro di valzer di mezzi

Quindi, dopo il viaggio in treno più lento del solito, il giro di valzer dei bus. «Per tornare in centro a Cantù si è quindi attesa prima la navetta della linea U3 di Asf delle 8.15, che non è mai arrivata; è stata effettuata però una corsa denominata giro scuole che, giunta alle 8.28, ha fatto salire a bordo tutti i giovanissimi studenti radunatisi davanti alla stazione di Cantù Asnago - aggiunge - Tuttavia, dopo aver domandato all’autista e ad un’assistente incaricata dal Comune di gestire le presenze degli scolari, se la corsa fosse aperta anche alla cittadinanza, entrambi non hanno saputo dare una risposta ai numerosi presenti, rimandando a chissà chi la responsabilità della loro mancata conoscenza in merito e lasciando a piedi noi pendolari».

«Intanto - prosegue - nella vana attesa della navetta di Asf, unico meritevole di plauso è stato lo Z150 di AirPullman delle 8.22, che giunto puntuale è ripartito ahinoi vuoto, in quanto le posizioni antagoniste delle fermate intorno alla stazione non hanno consentito una rapida migrazione di massa. Dopo questa corsa indefinita, non rimaneva altro che attendere la corsa della linea C84 di Fnm Autoservizi, prevista in arrivo per le 8.38: purtroppo ai presenti non risulta che sia stata effettuata. Da notare che la corsa scolastica precedente è prevista per le 7.45». Quasi un’ora prima e in una fascia di punta.

Infine: «Ormai sconsolati, alle 8.53 è giunta, quasi in un’apparizione mistica, la navetta U3 di Asf delle ore 9, che finalmente ci porta in centro a Cantù». Ma ci sarebbe da rimpiangere la bici: «A quando la tanto promessa pista ciclabile?». Comune e Provincia l’hanno pianificata. Ma ci vorrà del tempo.

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