
Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 05 Aprile 2025
«Irregolarità all’allevamento dei cani: deve chiudere»
Cucciago Il sindaco ha firmato l’ordinanza di stop all’attività nell’ex scuderia dei cavalli dopo i sopralluoghi di Asl e Comune. Il titolare ha presentato il ricorso
Cucciago
L’ex scuderia dei cavalli in zona Cascina Volpe trasformata in un allevamento - e pensione - per cani: il Comune di Cucciago chiede ora di chiuderlo e di spostarlo per motivi di igiene, viste le contestazioni mosse da Ats nel corso di due sopralluoghi.
«La struttura, al momento del sopralluogo, ospitava 79 cani di razza boxer e 3 cani di razza Bassethound», ripercorre l’ordinanza firmata dal sindaco Enrico Molteni. Il titolare dell’allevamento al civico 29 di via Stazione, un punto isolato verso Vertemate, è Natale Longoni: il suo legale, riferisce, ha già avviato il ricorso.
La trasformazione
L’allevamento è presente in Internet come Alere Flammam Boxer. «Assenza di un locale deposito alimenti - elenca Ats - Nei servizi igienici è stata ripristinata la rete idrica, ma non vi è disponibile l’erogazione di acqua calda; la selleria è stata adibita a locale infermeria; assenza di un ambiente dedicato al lavaggio attrezzature; all’interno della scuderia non è disponibile erogazione acqua calda».
«I box dedicati alla detenzione dei cani non presentano una distinzione tra parte coperta e parte aperta, essendo dei box per cavalli - si prosegue - Le pareti sono in legno ammalorato, non lavabile e disinfettabile. La pavimentazione dei box è in cemento grezzo, non facilmente lavabile e disinfettabile, con poco truciolo a disposizione, determinando odori molesti. La maggior parte dei giacigli non è adeguata per il numero degli animali e per il materiale, in legno ammalorato, non lavabile e disinfettabile. Assenza di aree di sgambo, assenza di un monitoraggio per animali infestanti».
Ancora: «La struttura risulta priva di una recinzione perimetrale atta a impedire l’eventuale fuga degli animali; in merito all’allontanamento delle deiezioni la proprietà riferisce che il truciolo, frammisto a urina e feci, viene raccolto in una letamaia presente nelle pertinenze esterne e successivamente, dopo un anno di maturazione, utilizzato come concime nei campi; gli addetti al governo degli animali sono due», titolare e figlio.
Quanto agli animali: «Non si rilevano segni riferibili a maltrattamento evidente».
I verbali
«Non è accettabile - si legge nel verbale di Ats - l’attuale utilizzo di trucioli di legno in sostituzione di una adeguata pulizia e disinfezione con dispositivi dedicati». Diversi i sopralluoghi avvenuti in questi mesi: due l’anno scorso da parte di Ats, un altro a inizio anno da parte del Comune.
«In Cascina Volpe c’è stato il trasferimento di un’attività ormai da un anno e mezzo: c’è questo allevamento di cani che non è stato autorizzato da Ats perché non rispetta i requisiti richiesti. Ats ha rilevato alcune irregolarità. È stata fatta una prima di ordinanza di chiusura e spostamento dell’allevamento da parte della responsabile del Suap, dopodiché la proprietà ha fatto ricorso, a seguito della quale è stata fatta una seconda ordinanza anche da parte mia. Adesso vediamo come finisce il ricorso e poi vediamo».
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