La protesta di un negozio canturino: «Aspettiamo di aprire da tre mesi». Ma per il Comune manca un permesso

Il caso Il direttore del Keven Style: «Negozio pronto da luglio, perso 1,3 milioni di euro». Ieri è arrivata la licenza, ma l’assessore Girgi frena: «Ci deve essere l’ok dei vigili del fuoco»

Lo store avrebbe voluto aprire a luglio, e invece ad oggi resta ancora chiuso. Con la direzione che ha lamentato una perdita vicina a un milione e 300mila euro, anche perché, nell’attesa, si afferma, gli otto dipendenti percepiscono lo stipendio. Per l’azienda, che ha puntato il dito in particolare in direzione del Comune: una questione burocratica per lungo tempo non risolta.

Per il Comune, invece, non si può aprire finché non arriverà l’assenso dei vigili del fuoco: ad oggi, mancherebbe infatti la necessaria sicurezza.

La protesta

Questa è la vicenda che da tre mesi interessa il marchio Keven Style, insediatosi dove l’alimentari Banco Fresco ha abbassato la saracinesca. E qui, al civico 105 e dintorni di via Milano, avrebbe dovuto aprire già quest’estate, Cantù Store Srl, del Gruppo K&S. Abbigliamento, casalinghi, tessile e altro. Diversi prodotti importati dalla Cina anche di qualità, come spiega Luca Pozzani, direttore generale.

«Eravamo pronti con l’apertura già ai primi di luglio. Ma abbiamo atteso la licenza commerciale dallo Suap, lo sportello unico attività produttive del Comune. Per mesi non abbiamo avuto nessuna risposta. Nemmeno alle Pec che abbiamo mandato anche ai vigili del fuoco. Siamo quasi a un milione e 300mila euro di costi. Tra gli scaffali c’è anche dell’alimentare, che intendiamo regalare a qualsiasi ente che ne abbia bisogno». Questa la situazione fino a giovedì sera. Poi, ieri mattina, ecco che arriva la licenza commerciale dal Comune. Pozzani è contento: «Siamo molto felici, ci organizziamo per l’apertura. Faremo un controllo ulteriore. C’è inoltre un’associazione che si è dimostrata interessata a quella parte alimentare. Bene».

L’apertura a breve, secondo il Comune, non sarebbe però così scontata. Come spiega l’assessore allo Suap Isabella Girgi: «Nonostante la domanda sia stata definita solo il 24 settembre 2024, l’autorizzazione commerciale a Cantù Store è già stata emanata, ma a due condizioni vincolanti: l’assenso dei vigili del fuoco ai fini della sicurezza antincendio e la comunicazione di cessata attività da parte di Banco Fresco. Ad oggi, infatti, la pratica presentata ai fini antincendio ai Vigili del Fuoco è stata giudicata “inefficace”, ovvero l’immobile non è stato ritenuto sicuro per l’apertura al pubblico, requisito essenziale per la tutela della sicurezza di clienti, lavoratori e dello stesso patrimonio commerciale, data la grande quantità di merce esposta».

«Serve sicurezza»

«La società Cantù Store, inoltre, si insedierà nei locali una volta occupati da Banco Fresco, che, tuttavia, ha comunicato solo la sospensione dell’attività e mai la sua cessazione - aggiunge - Ancora una volta, il Comune testimonia come la sicurezza dei cittadini sia priorità assoluta. Il rispetto delle normative non deve essere visto come un ostacolo, bensì come un presupposto indispensabile per garantire che le attività economiche operino in un contesto sicuro, equo e sostenibile. In questo modo, si proteggono non solo gli operatori commerciali, ma anche l’intera comunità».

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