Ladri nella casa di due coniugi ottantenni. Sfogo del figlio: «Basta, è la decima volta»

Alzate Brianza Colpo di sera in via Foscolo, nella frazione Verzago. Il bottino: gioiellini in oro. Il racconto: «Hanno scavalcato la recinzione e forzato la maniglia. Papà se li è trovati davanti»

I ladri nella casa di due coniugi ottantenni. E lui, il marito, che li vede nell’appartamento: loro se ne vanno, con in tasca qualche gioellino. Il giorno dopo, resta l’amarezza della famiglia.

«Basta, non è possibile - si sfoga il figlio, Alessio Zappa - la sicurezza in casa propria non è garantita. In cinquant’anni si tratta del decimo furto, riuscito o tentato, che avviene dove abitano i miei genitori, in via Foscolo, a Verzago. E io stesso, in via dei Roggioli, ho ricevuto visita dai ladri per tre volte».

«Forato il serramento»

Il furto in frazione è avvenuto l’altra sera verso le 20.45, come racconta Zappa. «Hanno appoggiato una scala sul prospetto verso la strada. Per arrivare al muro, hanno scavalcato prima la recinzione. Quindi hanno forato il serramento in legno con un trapano. Con un grimaldello, hanno aperto la maniglia - spiega - Sono entrati con due persone in casa. Tutti e due ottantenni. Una di queste due persone, che è mio papà, si è trovato davanti un personaggio tra il chiaro e il fosco, che poi se ne è andato. Sono riusciti a rubare qualcosina d’oro. Ma, al di là di questo, e del fatto che mio papà in queste ore presenterà denuncia ai Carabinieri, volevo puntare l’attenzione su quanto succede in una zona dove la mia famiglia abita da quasi cinquant’anni. Dal 1977 ad oggi abbiamo già subito dieci incursioni, tra furti propri, intrusioni, rotture di serramenti. Ne abbiamo piene le scatole. Non ci sentiamo tutelati per nulla».

L’altra sera: «Loro erano nell’ammezzato al piano terra, i ladri invece al piano di sopra. Mio papà si è spostato da un locale all’altro per prepararsi per andare a letto. Quando ha avuto questo incontro, pietrificante: non ha avuto il tempo di dire nulla. Questi se ne sono andati. Va bene tutto, ma non si può continuare così. Tutela: zero. Ogni tanto passa la polizia locale».

«Così non si può vivere»

«Dai miei genitori - aggiunge - ho porte e portefinestre rovinate, perché anche se si riparano poi non tornano mai come se fossero nuove. L’assicurazione risponde solo per quello che vuole. E ci si spaventa. Questi ladri fanno il bello e il cattivo tempo. Te li trovi in casa quando sei già in casa. I miei hanno anche un impianto antifurto, che inseriscono sempre prima di andare a dormire, e non solo. Ma può capitare che in qualche momento non sia in funzione. Però così non si può vivere. Sono veramente esasperato».

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