“Malamovida”, la risposta
Retata in piazza Garibaldi

Cantù Notte di controlli: 371 persone identificate, ben 45 avevano precedenti. Un arresto per droga. Ispezionati 12 locali pubblici, 3 con lavoratori irregolari

01:20

È ancora l’ora dell’aperitivo, poco dopo le sette e mezza, e nei bar del centro c’è chi sorseggia il suo Campari spritz. Quando in città, con un primo briefing coordinato dalla Questura di Como in via Giovanni da Cermenate, arrivano in gran numero le pattuglie di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. L’inizio della lunga serata e notte inoltrata di controlli, portata avanti fino alla una, con presenze sino alle quattro del mattino. Anche a mostrare il muscolo contro la malamovida, come le forze dell’ordine hanno soprannominato i recenti episodi di violenza in città, tra picchiatori fuori controllo e baby gang che non hanno esitato ad accoltellare, sin quasi ad uccidere.

Numeri preoccupanti

All’alba, il bilancio sarà di 371 persone identificate, 45 di queste con precedenti penali o di polizia. Ben 12 locali pubblici ispezionati - con baristi non così felici di essere controllati - 3 di questi pizzicati in violazione con lavoratori irregolari presenti: 13mila euro di multa, approfondimenti in corso. In altri 5: sanzioni amministrative, qualche centinaia di euro. Violazioni varie, dal mancato rilascio dello scontrino, al mancato pagamento di tasse governative, alle mancate esibizioni di tabelle merceologiche.

La strada. Controllate 50 autovetture, 8 contravvenzioni al codice, sanzioni pari a circa 3mila euro e 35 punti patente andati in fumo. Ai verbali viene consegnata una scena più d’azione di altre, con la Squadra Mobile di Como che ha arrestato per spaccio un 33enne marocchino, arrivato a ingerire la cocaina dopo aver tentato una maldestra fuga, speronando un’auto di servizio.

Queste l’esito di quanto deciso nella riunione tecnica di coordinamento tenutasi in Prefettura a Como, in divisa e in borghese, anche con il personale dell’Ufficio di Gabinetto, del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano, della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, oltre che della Squadra Mobile e della Polizia Stradale di Como. Prima delle 20, al briefing nel parcheggio si decide come smistare le pattuglie. Pronti, via. Si inizia dai controlli amministrativi nei bar, nell’ottica, laddove possibile, di provare a evitare gli orari più affollati da tarda serata.

Di nuovo folla in centro

Verso le 22, piazza Garibaldi torna quasi ai tempi del mercoledrink che fu. Tantissimi giovani affollano il centro, parzialmente chiuso al traffico. E si parte con i controlli a piedi. Per strada e nei bar.

La maggior parte dei giovani non ha alcun tipo di problema a consegnare i documenti. Altri sono volti noi: uno di loro, 14 anni, ha già sulle spalle un avviso orale del Questore. Altro controllo. Altro tizio pizzicato con una pallina d’hashish in tasca. Si tratta di un adulto, che si becca la segnalazione alla Prefettura in quanto consumatore di sostanze stupefacenti.

Non manca un salto sul sagrato di San Paolo, sorvegliato speciale. Ma molto meno affollato del solito: qualcuno deve aver cambiato aria. Il finale: i posti di controllo con l’etilometro. Verso mezzanotte, tre auto fermate in via Manzoni, nessun ubriaco al volante.

I giovani, quantomeno i guidatori, sembrano aver sposato l’adagio di quattro parole che il poliziotto comunque ricorda a chi viene lasciato andare in quanto sobrio: «Chi guida non beve». Forse anche perché, da ore, c’erano ovunque pattuglie e divise.

© RIPRODUZIONE RISERVATA