Mariano, annullato il contratto per il blocco B Nuovo appalto sui lavori all’ospedale

Asst Lariana vince in tribunale dopo il lungo contenzioso con Unyon Consorzio Stabile. Accordo risolto per «grave inadempimento». Azioni dei vertici del Felice Villa ritenute legittime

Arriva una svolta nell’intricata vicenda dell’ospedale “Felice Villa” di Mariano. Perché il giudice del tribunale di Como ha rigettato ogni pretesa di variante ai lavori presentata dell’azienda che aveva vinto il milionario cantiere per riaprire il blocco “B” del presidio, l’Unyon Consorzio Stabile SCarl, dando quindi ragione all’Asst Lariana. Risolto così il contratto, ora l’azienda socio sanitaria potrà bandire una seconda gara per dare avvio a un cantiere atteso da anni, restituendo l’ospedale nella sua totalità alla comunità.

«Indagini geologiche adeguate»

I cardini della sentenza tutta a favore di Asst sono sintetizzati dalla stessa azienda in una nota stampa. Un comunicato dove si ricordano le tappe della vicenda scoppiata ormai quattro anni fa quando la ditta che si era aggiudicata l’intervento per riqualificare il blocco “B”, l’Unyon Consorzio Stabile SCarl, aveva sospeso i lavori chiedendo una variante al progetto con relativo aumento del costo iniziale già alto visto che ammontava a 3milioni 800 mila euro. A nulla erano valsi i tentativi di riconciliazione visto che la lite era presto sconfinata nel campo legale, congelando l’intervento atteso da vent’anni in via Isonzo.

Ma il giudice comasco ha riconosciuto come il progetto appaltato fosse validato, conforme alla normativa vigente e cantierabile, ancora, che le indagini geologiche condotte fossero adeguate e, quindi, che non fosse necessaria alcuna nuova soluzione strutturale rispetto all’intervento definito dall’Asst. Dall’altra parte, quindi, il giudice ha stabilito che le lavorazioni avrebbero potuto procedere con continuità e che la decisione dell’impresa di interrompere i lavori ha rappresentato un grave inadempimento del contratto d’appalto.

Queste le premesse che hanno portato a risolvere il contratto a favore dell’Asst che ha anticipato l’intenzione di bandire una nuova gara per riqualificare il blocco “B” di via Isonzo. Rimane da capire se sia lievitata o meno la spesa prevista ormai cinque anni fa per il cantiere, 3 milioni 800mila euro di lavorazioni sull’edificio, circa la metà dei 6 milioni 700mila euro coperti al 95% dallo Stato e per la parte restante dalla Regione che comprendevano anche progettazione e validazione del progetto, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo statico.

«Vince la forza della ragione»

Certo è che la sentenza appiana la strada verso la riapertura del blocco “B” sul Marianese così rispondendo alla necessità di cura che nasce tra la fine del ricovero del paziente e il suo ritorno a casa, vocazione scelta per l’ospedale dall’Asst.

«Come sempre con la giusta pazienza e la forza della ragione si arriva all’obiettivo – ha commentato l’esito della sentenza il sindaco Giovanni Alberti che guarda al futuro -. Speriamo che sia finalmente la volta buona per poter ripartire con un intervento che ripristinerà dignità e spazi a servizi necessari, che oggi sono rilegati in spazi ristretti. La vocazione di Ospedale di prossimità per acuti è necessaria e fondamentale per il nostro territorio».

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