Maxi rogo notturno, ore di paura alla Salice

Novedrate L’incendio è divampato all’interno del reparto galvanico dell’azienda leader di cerniere per mobili. Sul posto ambulanze e vigili del fuoco in forze. Controlli del Nucleo chimico e di Arpa. Per fortuna nessun ferito

Il sindaco Serafino Grassi, quando attorno all’1.30 il peggio era passato, non ha nascosto che, nonostante da tanti anni sia attivo sul territorio, questa volta s’è trovato di fronte agli occhi delle immagini davvero impressionanti. Martedì sera ci sono voluti quindici automezzi e 40 vigili del fuoco per spegnere l’incendio divampato all’interno del reparto galvanico della Salice, azienda leader nella produzione di cerniere per mobili.

Il giorno dopo, ieri, quando alla luce della fiamme nel buio si è sostituta quella del sole, è stato evidente quanto importanti siano i danni, con la parte superiore del capannone ridotta a uno scheletro annerito, i vetri scoppiati per il calore.

Subito all’opera, ieri, per bonificare l’area, metterla in sicurezza e quindi far ripartire l’attività.

Le parole del sindaco

«Voglio sottolineare - le parole di Serafino Grassi - la grande dimostrazione della capacità delle forze di pronto intervento e dei vigili del fuoco, che ha fatto sì che l’incendio non assumesse dimensioni più gravi».

La maggiore preoccupazione, in prima battuta, per i lavoratori che si trovano all’interno, per i quali era da poco iniziato il turno di notte. Fortunatamente, invece, non si sono registrati feriti né intossicati e nessuno di loro, né dei vigili del fuoco, ha avuto necessità di ricovero in ospedale. Rassicurazioni sono giunte anche in merito al rischio di una contaminazione: i rilievi effettuati da parte di Arpa Lombardia e del Nucleo Nucleare Batteriologio Chimico e Radiologico dei vigili del fuoco di Milano hanno escluso la presenza di sostanze inquinanti e rischi per la popolazione.

L’allarme è scattato martedì sera attorno alle 23. Per cause in corso di accertamento si è sviluppato un incendio nel reparto galvanico, ovvero quello dove si eseguono interventi di rifinitura e rivestimento delle superfici metalliche e non solo. Immediatamente sono scattati i sistemi antincendio interni e sono stati chiamati i soccorsi.

Comparto di 47mila metri

In pochi istanti il numero di mezzi inviati alla Salice, un enorme comparto che si estende su 47mila metri quadrati coperti affacciato sulla provinciale Novedratese, ha iniziato a moltiplicarsi. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Como con nove automezzi e 40 operatori, supportati da altre squadre inviate dai comandi di Milano e Varese impregnando quindici automezzi, tre autopompe e autobotti, due autoscale, che hanno immediatamente messo in atto le procedure di contenimento per evitare che le fiamme si diffondessero.

Massima allerta nelle aziende adiacenti, in via Vecchia Canturina, al confine con Lentate sul Seveso, ovvero l’area dove si trova il capannone interessato dal rogo.

Sul posto anche gli specialisti del Nucleo Regionale Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico e i tecnici di Arpa Lombardia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. E otto tra ambulanze e automediche, allertate in via precauzionale in codice rosso, anche se per fortuna non si sono avuti feriti.

Dalle prime informazioni il fumo si era diretto verso sud, in direzione di Lentate sul Seveso e Meda, e la sala operativa della Protezione Civile di Regione Lombardia ha seguito l’evolversi della situazione.

Anche il prefetto di Como Corrado Conforto Galli ha chiamato il sindaco Serafino Grassi, presente sul posto fino allo spegnimento dell’incendio, attorno alle 2.30, con il vicesindaco Pasquale Brosio e l’assessore Chantal Beneggi, per sincerarsi della situazione.

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