
Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 31 Marzo 2025
No al pedaggio sulla Milano-Meda. Il Pd: «La Regione ascolti le Province»
Mobilità I consiglieri regionali chiedono l’audizione dei presidenti Bongiasca e Santambrogio. Orsenigo: «Non si può non considerare la voce del territorio». La bozza di mozione dei Comuni della Brianza comasca
Mariano Comense
Un’audizione dei presidenti della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, e di Monza e Brianza, Luca Santambrogio e un incontro con il presidente della Regione Attilio Fontana e con l’assessore alle infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi.
Sono le ultime iniziative attivate dai consiglieri regionali del Partito Democratico, il comasco Angelo Orsenigo e il monzese Luigi Ponti, sulla questione dell’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda, quando diventerà autostrada Pedemontana da Lentate sul Seveso a Bovisio.
L’elenco dei Comuni
«Se una decisione va presa non può non essere considerata la voce del territorio. È fondamentale quindi ascoltare chi rappresenta i sindaci dei Comuni interessati», così Orsenigo spiega la richiesta che oggi depositerà assieme al collega Ponti, per l’audizione dei due presidenti provinciali nella quinta Commissione del consiglio regionale lombardo (si occupa di Territorio, infrastrutture e mobilità). Quinta commissione che viene evocata anche nella bozza della mozione in corso di definizione, stilata da una ventina di sindaci, a partire da quelli dei comuni comaschi di Mariano, Cabiate, Arosio, Cantù, Cermenate, Bregnano, Lomazzo, Vertemate, Figino Serenza. Il primo punto delle quattro richieste a Regione Lombardia è quello di convocare i sindaci firmatari in audizione in Commissione V Territorio e Infrastrutture «affinché possano illustrare le richieste condivise contenute nella presente mozione e nel documento unitario elaborato dai Comuni coinvolti».
Il prossimo 7 aprile a Cermenate, si terrà un’altra riunione, durante la quale, con molta probabilità, verrà redatta la mozione definitiva. Le altre tre richieste sono queste: «Evitare che eventuali misure di esenzione o agevolazione siano indirizzate solo ai residenti di alcuni Comuni a discapito di altri, garantendo che le proposte siano strutturate in modo equo e basate sugli utenti effettivi della tratta B2; chiedere a Regione Lombardia, attraverso il concessionario Concessioni Autostradali Lombarde (Cal), di dare indicazione ad Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl) per elaborare uno studio di fattibilità, che produca diversi scenari di possibili esenzioni e scontistiche, totali o parziali, calcolandone l’impatto economico rispetto al Piano economico finanziario dell’opera e l’eventuale peso sul bilancio di Regione Lombardia, partendo comunque dal calcolo di quanto costerebbe esentare totalmente la tratta; chiedere a Regione Lombardia di elaborare, entro i prossimi 12 mesi, proposte concrete per mitigare o azzerare l’impatto del pedaggio previsto sulla tratta B2, inviando le proposte ai sindaci firmatari per una valutazione ed espressione di parere».
Già oltre settemila firme
Intanto prosegue la raccolta di firme (on line e ai gazebo) promossa dal Partito democratico monzese e comasco. Grazie all’ultimo migliaio raccolto nelle ultime due settimane, ha superato quota settemila.
«Visto l’altro numero – spiega Orsenigo – io e il collega Ponti abbiamo intenzione di chiedere un incontro al presidente della Regione Attilio Fontana e all’assessore alle infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi. L’obiettivo è sempre quello di trovare soluzioni alternative al pedaggio per risolvere definitivamente il problema della Milano-Meda».
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