No al pedaggio sulla Milano-Meda. Polemica tra Fratelli d’Italia e Lega

Mariano Comense Li Manni (FdI): «Misura grave per i cittadini. Alberti passi dai proclami a fatti concreti». Il sindaco: «Mi sono attivato dall’anno scorso, 14 Comuni uniti per chiedere esenzioni o agevolazioni»

Mariano Comense

«In qualità di consigliere di Fratelli d’Italia a Mariano desidero esprimere la mia ferma opposizione all’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda». Nel dibattito che da mesi si è accesso, anche nel marianese e nel canturino, sull’introduzione del pedaggio nel tratto della Milano-Meda che va da Lentate sul Seveso a Bovisio e che diventerà, dopo i lavori di riqualificazione, il tratto B2 della Pedemontana, interviene Stefano Li Manni. «Sottoscrivo - aggiunge il consigliere comunale marianese - quanto sostenuto dal nostro coordinatore provinciale Stefano Molinari in quanto questa misura sarebbe estremamente grave per i cittadini e le imprese che quotidianamente utilizzano questa arteria fondamentale per la mobilità e lo sviluppo economico della nostra Regione».

Invito ad Alberti, Terzi e Salvini

Li Manni poi invita gli amministratori locali, regionali e nazionali, a intervenire: «Chiedo al sindaco Alberti di passare dai proclami ai fatti concreti, all’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia, Claudia Terzi in quota Lega, che ha codesta delega dal 2018 ed è la figura chiave nel Governo Regionale, e all’attuale Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che si impegnino realmente affinché il pedaggio venga eliminato. A livello nazionale -prosegue il consigliere di Fratelli d’Italia - la Lega invoca interventi economici a sostegno del caro bollette, ma nel concreto introduce una nuova tassa che peserà fortemente nel bilancio delle famiglie e delle imprese lombarde. Se non è ambiguità politica questa!».

Chiamato direttamente in causa, interviene il sindaco Alberti. «Faccio presente al consigliere Li Manni che sull’argomento del pedaggio della Milano-Meda e anche sulle problematiche per il traffico durante i cantieri per i lavori e dopo per gli automobilisti che vorranno evitare di pagare il pedaggio, mi sono attivato già dall’anno scorso. Come primo cittadino di Mariano e come vice presidente della Provincia di Como non sono per nulla rimasto con le mani in mano, ma ho partecipato ai tavoli in Regione, sottolineando che anche il territorio del marianese e del canturino, avrebbe delle ripercussioni non indifferenti con l’introduzione del pedaggio. E che quindi ha voce in capitolo sia sul tema dell’eventuale pedaggio che su quello degli interventi, anche economici, per attenuare i disagi durante la cantierizzazione».

Verso una mozione unitaria

Alberti ha anche portato il comune di Mariano ad aderire (ci sono anche Cabiate, Arosio, Cantù, Cermenate, Bregnano, Lomazzo e Vertemate) ad un gruppo di 14 paesi (gli altri ovviamente sono nel monzese) che stanno elaborando una mozione unitaria da approvare nei consigli comunali, con la richiesta di una audizione in Commissione V Territorio e Infrastrutture del Consiglio Regionale della Lombardia, per l’introduzione di eventuali misure di esenzione o agevolazione chiedendo a Regione Lombardia di elaborare proposte concrete per mitigare o azzerare l’impatto del pedaggio previsto sulla tratta B2.

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