Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 20 Novembre 2023
Ospedale, tempi d’attesa più lunghi. Anche cento giorni senza l’urgenza
Cantù La Regione sta cercando di accorciare le liste. Al Sant’Antonio Abate non sempre ci riesce. Criticità per visite e controlli di oculistica e neurologia. Pneumologia record: è oltre cinque mesi
In cima all’agenda della sanità locale e di quella regionale c’è il tentativo di accorciare le liste d’attesa, uno dei problemi più immediati e angoscianti lamentati dai cittadini. Ma la realtà è che le tante richieste vengono gestite da un numero sempre minore di specialisti, nonostante i bandi d’assunzione periodicamente aperti.
E le liste, invece di accorciarsi, s’allungano. Tanto che al Sant’Antonio Abate tornano a moltiplicarsi le visite per le quali, se non ci si trovi in una situazione d’urgenza, bisogna mettere in conto attese medie a tre cifre, oltre dai tre ai quattro mesi. Con un paio di specialità che, ormai da lungo tempo, al Sant’Antonio Abate richiedono maggior pazienza, l’Oculistica e la Pneumologia. Ma anche la visita neurologia o quella dell’otorino hanno tempi lunghi. E per un controllo in geriatria, quindi si parla di pazienti necessariamente anziani, l’attesa media è 98 giorni.
Super lavoro per la Radiologia
Super lavoro per la Radiologia, dove la richiesta negli ultimi anni si è fatta sempre maggiore, quindi un’ecografia all’addome completo può dover aspettare fino a 139 giorni. La radiografia completa della colonna fino a 69, una mammografia bilaterale 42.
In via Napoleona anche peggio, 176. E a volte nemmeno l’urgenza risolve le cose: questa priorità dovrebbe garantire che la visita venga eseguita nel più breve tempo possibile o entro 72 ore, ma nel caso della prima visita ortopedica, stando agli ultimi tempi d’attesa resi pubblici, si arriva a 10 giorni.
La conferma arriva proprio dalle rilevazioni effettuate in giugno da Asst Lariana sui tempi d’attesa per visite specialistiche nelle strutture dell’azienda, ovvero il periodo che intercorre tra la data di prenotazione e la data di effettuazione. Le tempistiche variano a seconda della classe di priorità stabilita dal medico: breve entro 10 giorni, differibile entro 30 o 60 per prestazioni strumentali oppure programmabile, quindi differibile ma da erogare comunque entro 120 giorni. Asst Lariana rappresenta il 50% dell’offerta sanitaria comasca, con la possibilità di rivolgersi ad altre strutture convenzionate per accorciare i tempi.
I reparti sotto pressione
L’oculistica vede una richiesta massiccia costante e oggi per una prima visita si può attendere fino a 103 giorni. Oltre tre mesi. In passato si è arrivati a toccare i sei, il che non conforta. A Lomazzo si aspetta 115 giorni, a Ponte Lambro 100. Per l’esame del fondo oculare, attesa tra 61 e 98 giorni. Per una prima visita dermatologica allergologica si possono toccare i 70 giorni, 81 per il controllo. Per la prima visita neurologica tra i 63 e i 94 giorni, altri 125 per il controllo.
Uno dei reparti di via Domea che macina i maggiori numeri è la Riabilitazione Cardiorespiratoria “Paola Giancola”, messa sicuramente sotto pressione dai tanti strascichi del Covid. Oggi, per una prima visita pneumologica si deve attendere da 2 a 89 giorni. Ma per il controllo si può dover aspettare fino a 157 giorni. Per un polisonnogramma, l’indagine cardine per la diagnosi delle patologie respiratorie correlate al sonno, fino a 130. Per una visita ginecologica tra 7 e 72 giorni. Specialità delicata, il che significa, spesso, rivolgersi al privato. Se se ne abbia la possibilità.
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