Palasport Pianella, fine di una leggenda Sarà demolito per costruire residenze

Cucciago Il caso sollevato dalle minoranze, allarmate dalla presenza di container all’esterno. L’ordinanza del Comune: «Sgombero entro il 13 febbraio». Davide Marson: «Sarà smantellato»

Addio Pianella, tempio del basket che fu. Dopo cinquant’anni, l’ex palazzetto, casa per quattro decenni della Pallacanestro Cantù, verrà smantellato: smontato. Ad annunciarlo, l’attuale proprietario della struttura: Davide Marson, ex presidente di Pallacanestro Cantù. Viene così svelato il giallo relativo alla presenza di alcuni container nel parcheggio esterno del vecchio garage del tifo biancoblù: serviranno infatti ad accogliere i pezzi del Pianella. Il Comune di Cucciago ha indicato nel Pgt il futuro: un’area residenziale per una cinquantina di appartamenti.

Il destino del Pianella lo si apprende direttamente da Marson, titolare di Mia, pannelli per il legno arredo, sull’onda di una polemica in corso a Cucciago per la presenza, da qualche settimana, di diversi container nel parcheggio del Pianella. Tant’è che la minoranza di Intesa Civica, con il capogruppo Riccardo Volonterio, ne ha chiesto conto all’Amministrazione comunale.

Il parcheggio va liberato

E il sindaco Enrico Molteni, Alleanza Popolare, ricorda come il parcheggio dovrà essere liberato entro il 13 febbraio, termine di un’ordinanza di sgombero del municipio. La Provincia ha chiesto quindi a Marson cosa stia succedendo. La risposta: presto il Pianella verrà smantellato. «Stiamo preparando lo smaltimento - dice - il Pianella è in vendita, con l’operazione in corso ci si sta preparando ad accogliere la lamiera, il ferro. Si tratta di un momento delicato. Ci sono tre trattative in corso. A breve si dovrebbe chiudere il tutto. Inizialmente sembrava più verosimile tirar giù il Pianella prima di andare a rogito. Mentre adesso, per un discorso di mantenimento delle volumetrie, a quanto pare, è meglio di no. Ma, essendo una cosa che a breve verrà fatta, verrà anche ufficializzata dal rogito».

«Verrà smontato tutto»

«Ho sentito tre idee differenti, di come smantellare il Pianella - prosegue Marson - Nell’eventualità in cui le strutture verranno recuperate, ci sarà senz’altro bisogno di inserirle nei container. Soprattutto per quanto riguarda pilastri e travi. Nel soffitto c’è un reticolato riutilizzabile: tutto materiale da smontare e da mettere nei container. Mi sto impegnando al massimo. Attualmente si vedono tanti container, ma è una situazione veramente molto momentanea: dovremmo essere arrivati ad una conclusione sulla vendita».

«Si parla di una struttura che era stata pensata come momentanea, e che sotto non ha le fondamenta - prosegue Marson - Io mi sono portato avanti. L’unica cosa che potevo fare, è mettere a disposizione i container per il trasporto veloce. Il Pianella va verso la sua fine ma è inevitabile tirarlo giù. Non sono triste: voglio guardare al futuro. Già nell’epoca Cremascoli (precedente proprietà della Pallacanestro Cantù, ndr) era stato un miracolo, tenerlo aperto. Di certo se l’avessi smantellato immediatamente non avrei pagato più di 200mila euro di Imu in questi otto anni, più tutti gli altri costi. Per questo dico che più che le polemiche, avrei preferito un grazie».

Un pezzo di Pianella sopravviverà all’interno della Cantù Arena: «Ho già consegnato a Munafò, al momento della costituzione di Cantù Arena, nei mesi scorsi, la retina del canestro. E un caschetto antinfortunistico firmato dal me e dal sindaco Alice Galbiati». Si guarda avanti.

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