Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 26 Agosto 2022
Pensionato canturino di 74 anni si sente male al volante e finisce con l’auto contro il muro. Vani i soccorsi
La tragedia Incidente ieri pomeriggio in via don Meroni a Figino. La vittima è di Cantù. Ha urtato un’auto ed è andato a sbattere in velocità, forse schiacciando per errore l’acceleratore
Un malore al volante: un arresto cardiaco. Che potrebbe essere stato anche causa, come non viene escluso, della morte. E l’auto: una Opel Karl. Fuori controllo per centinaia di metri. Prima, l’urto - un contatto minimo - contro un’altra auto. Poi uno stop attraversato senza fermarsi. Per finire quindi su un marciapiede e, poco dopo, contro il muro della casa al civico 5 di via don Minzoni.
Così è morto Aldo Mascheroni, 74 anni, di Cantù. La sua utilitaria, anziché seguire le curve della strada provinciale che attraversa Figino, a ridosso del centro del paese, è andata a sbattere contro la parete in velocità. Un impatto particolarmente violento che ha distrutto la zona del vano motore. Possibile che, questa l’ipotesi al vaglio, nelle ultime decine di metri, il piede di Mascheroni sia finito sull’acceleratore anziché sul freno. Ad aggiungere una spinta ulteriore al veicolo.
Secondo quanto ricostruito da alcuni automobilisti, l’auto, arrivata dal rettilineo di via Piemonte, Mirabello di Cantù, al semaforo intelligente di Figino ha iniziato a muoversi in modo strano. Un’automobilista, sentita come testimone - sul posto i Carabinieri di Cantù e la polizia locale di Figino - ha riferito di essere stata urtata dalla Karl di Mascheroni. Sarebbe stata anche superata dall’auto. Tant’è che, sulle prime, la donna avrebbe pensato a un’auto pirata. E, per chiedere conto del contatto, non avrebbe quindi perso di vista la Opel. Invece, anche dopo, era sempre il malore che ha colpito Mascheroni a far tirare dritta la Karl allo stop. A rischio di coinvolgere i veicoli in arrivo dalla salita della Serenza. O in uscita dal centro di Figino.
Infine, lo schianto contro il muro dell’abitazione. All’angolo della prima delle due curve a gomito che procedono in direzione della strada provinciale Novedratese. Scena impressionante. L’auto: il vano motore inesistente. Il muro in parte affossato dall’urto. Pezzi di vetro e di carrozzeria attorno. Il parabrezza distrutto. L’odore di benzina, fuoriuscita dal serbatoio. Destino ha voluto che nessun altro sia stato coinvolto nell’incidente, avvenuto attorno alle 15.30. Ci sono anche alcuni residenti impietriti. C’è chi, fra loro, ha chiamato il 112. Hanno visto l’uomo fermo nell’abitacolo. Gli airbag esplosi.
Poco dopo, l’arrivo dei soccorsi, che nulla hanno potuto, con l’uomo già in arresto cardiaco. La constatazione della morte, con il corpo dell’uomo adagiato sull’asfalto per le ultime manovre, coperto da una coperta termica. Presente l’automedica del 118 e gli operatori sanitari dell’ambulanza della Croce Bianca di Mariano, con l’elisoccorso da Milano, atterrato nelle vicinanze, in zona Park Hotel, appena dietro la curva.
I vigili del fuoco del comando provinciale di Como hanno messo in sicurezza la vettura, rimossa dal carroattrezzi della Vibocar. Quindi, l’arrivo del mezzo funebre, per il trasporto del corpo di Mascheroni.
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