Primo consiglio comunale con intoppo: Mariano, salta l’elezione del presidente

Seduta inaugurale Come cinque anni fa, il mancato voto di Li Manni fa sfumare la nomina di Nogara. All’esponente di Fratelli d’Italia non bastano 9 preferenze. Tutto rimandato alla prossima assemblea

Déja vu a Mariano. Cinque anni fa la maggioranza non riusciva a eleggere al primo tentativo Claudio Nogara come presidente del consiglio comunale per il voto mancante dell’allora leghista Stefano Li Manni.

Cinque anni dopo la storia si ripete con gli stessi attori: la riconferma al ruolo di Nogara sfuma per l’assenza di Li Manni oggi suo collega in Fratelli d’Italia. Facce scure, gestualità tese per chiudersi in un cerchio ristretto a loro stessi una volta tolta la seduta: questa è l’immagine che restituisce di sé il primo partito della città al termine del consiglio d’insediamento dell’amministrazione.

L’elezione del presidente del consiglio comunale è rimandata di quindici giorni sperando che il passo non si trasformi in un nuovo inciampo per la giunta guidata da Giovanni Alberti. Perché per la nomina di un consigliere al ruolo di moderatore delle sedute serve avere il 50 per cento più 1 dei voti dei presenti in aula, un numero lunedì sera non raggiunto perché l’assenza inaspettata di Li Manni ha ridotto a 9 le preferenze espresse per Nogara, una in meno di quelle necessarie a eleggerlo al primo consiglio comunale che ha contato in appello 15 consiglieri tra maggioranza e opposizione.

Proprio questi ultimi hanno proposto al ruolo Sofia Castoldi del Partito democratico. «Abbiamo la fortuna di avere tanti giovani consiglieri in questo mandato, per questo ne proponiamo una al ruolo: Castoldi» ha preso parola Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0.

«Volevamo dare un segno di discontinuità rispetto al passato facendo largo ai giovani» ha proseguito Giuseppe Redaelli, consigliere del Pd. «In Castoldi vediamo un rinnovamento della carica istituzionale» ha chiosato il capogruppo dei dem, Stefano Poltronieri, motivando i 6 voti compatti della minoranza alla consigliera.

La maggioranza ha provato a fare quadrato intorno a Nogara. «Crediamo che un giovane sia più valorizzato nelle commissioni» ha risposto la leghista Laura Elli. «Riteniamo che la maggioranza abbia il dovere di esercitare il suo peso nelle cariche istituzionali» ha aggiunto Enrico Rudy Benelli, capogruppo di Forza Italia, seguito da Marinella Vincenti pronta a sostenere il nome del suo collega in Fratelli d’Italia, Nogara, all’incarico. Ma proprio tra le fila del partito che ha proposto il suo nome, è mancato il voto necessario all’elezione.

L’esito delle votazioni è chiaro: 6 preferenze per Castoldi, 9 per l’esponente di FdI, insomma nessuno ha la maggioranza qualificata per essere eletto. Tutto è rinviato di 15 giorni, nell’attesa Nogara proseguirà a moderare le sedute in quanto consigliere più anziano. Nessuna incertezza, invece, rispetto la nomina della giunta dove l’azzurro Andrea Ballabio è stato riconfermato vicesindaco con delega alle Politiche commerciali e innovazione tecnologica, Armando D’Addesio porta Fratelli d’Italia in squadra guidando l’assessorato ai Servizi sociali, Loredana Testini rimane alle Politiche ambientali, istruzione e pari opportunità, Evelina Grassi al Bilancio e, infine, Massimiliano Stigliano alle Politiche sportive, culturali e patrimonio.

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