Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 30 Gennaio 2023
Professore negazionista non crede alla Shoah e l’attrice canturina risponde: «Questa è storia» (qui il video)
Video «Questa è la vostra verità, voi non dite la verità, dite solo quello che vi fa comodo, ingigantite pubblicamente i numeri», ha gridato l’uomo dal pubblico, ma Beatrice Marzorati è riuscita a replicare all’istante
Lui, un professore negazionista, si è alzato in piedi durante lo spettacolo teatrale al matinée delle scuole: è bastato che l’attrice Beatrice Marzorati, di Cantù, dal palco ricordasse un numero entrato nei manuali di storia: «Sei milioni di ebrei morti nei campi di concentramento». Il professore in questione non è riuscito a trattenersi: «Questa è la vostra verità, voi non dite la verità, dite solo quello che vi fa comodo, ingigantite pubblicamente i numeri», ha gridato. La Marzorati è riuscita a replicare all’istante: «Mi dispiace ma questa è Storia».
Lo spettacolo è andato in scena in questi giorni allo Spazio Teatro 89 di Milano, per la rassegna Nessun Confine. “Herr Doktor”, spettacolo della Marzorati, con lei e Davide Scaccianoce come attori - compagnia teatrale Equivochi: lei ha seguito soprattutto la parte drammaturgica, lui la parte video - è incentrato sulla figura del ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels.
«Non è mi mai capitato un tipo di intervento del genere - dice Marzorati - Quello che mi dispiace, al di là del gesto maleducato e irrispettoso di una persona che ha interrotto lo spettacolo, spiacevole per me e per gli altri, è che è stato anche non disponibile al confronto, che eppure vorrei avere. Dopo lo spettacolo c’era il momento di dibattito: se ne è andato. Lo spettacolo ha dato ampio spazio alle parole originali. Sulla figura di Goebbels non ha avuto nulla da osservare».
Chi sia il professore, all’attrice di Cantù, non è esattamente noto. «Le altre professoresse si sono dissociate, i ragazzi si sono dissociati - evidenzia Marzorati - È stato un episodio scioccante e spiacevole. È la dimostrazione che il Giorno della Memoria serva eccome, a ricordare quel che è successo. È importante restare vigili. Certi concetti sono da ribadire».
Gli insegnanti della scuola del professore, l’istituto di istruzione superiore “Curie - Sraffa” di Milano, hanno immediatamente espresso la propria posizione in una lettera, dissociandosi assolutamente da quanto affermato dal professore. Che - come ricordato dal TgR Rai - non sarebbe nuovo a queste uscite. La dirigente scolastica Raffaella D’Amore intende assumere ogni provvedimento che si renderà necessario.
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