“Promosso” lo Zoc del Peric ad Alzate: oasi di importanza nazionale

Natura L’area naturalistica ha ricevuto l’importante riconoscimento. Il merito è della presenza di un anfibio particolare, la rana di Lataste

Non è certo da tutte le aree verdi. L’area naturalistica del Parco locale di interesse sovracomunale “Zoc del Peric”, situata tra i Comuni di Alzate, Inverigo e Lurago d’Erba, minacciata dai cambiamenti climati, è stata riconosciuta - a prescindere dal rischio che corre - come oasi di importanza nazionale per la tutela degli anfibi.

A darne notizia, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”. Nei giorni scorsi, il Circolo, dopo che alcuni mesi fa aveva presentato una specifica richiesta alla Società Erpetologica Italiana - l’erpetologia, per chi non lo sapesse, è la branca della zoologia che studia i rettili e gli anfibi - ha ricevuto la comunicazione ufficiale che l’area naturalistica è stata registrata come Aren, vale a dire come Area di rilevanza erpetologica nazionale.

E questo, grazie in particolare alla presenza della rana di Lataste, si tratta di una specie endemica presente solo in alcune zone della fascia pedemontana.

Circolo “Alpi” soddisfatto

Grande soddisfazione, quindi, sia per le associazioni Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e Le Contrade, che da molti anni si occupano di far conoscere e tutelare l’area dello Zoc del Peric, sottolineandone nel contempo il delicato equilibrio ecologico, purtroppo minacciato dal consumo di suolo e dalla crisi climatica, che rischiano di mettere a repentaglio sia la conservazione ambientale dell’area che la sopravvivenza delle specie di anfibi presenti nella zona umida. Proprio con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’area naturalistica, di recente, in occasione della giornata internazionale “Save the Frogs Day 2024”, le due associazioni hanno organizzato una visita guidata alla zona umida - che costituisce il cuore del Parco - e al lavatoio di Fabbrica Durini, frazione di Alzate, per una serata alla scoperta degli anfibi e dei rapaci notturni.

Una quarantina di persone, sotto la guida di Arturo Binda per gli anfibi, Walter Sassi per i rapaci e Antonio Bertelè per l’ambientazione, hanno potuto fruire di una visita notturna particolare. «Oltre ad avere ascoltato le caratteristiche di bellezza e criticità dello “Zoc del Peric” - spiega Bertelè per il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” - i partecipanti hanno potuto osservare gli anfibi presenti, dalle salamandre alle diverse specie di rana.

Il richiamo di un rapace

In silenzio e con le torce spente è stato lanciato poi il richiamo dell’assiolo, un piccolo rapace notturno che popola il sito. Nessun assiolo ha risposto al richiamo, ma in compenso si è sentito il grido di una civetta che voleva marcare il territorio essendo in competizione con questo rapace.

La serata è stata di sicuro interesse anche per i bambini presenti, che hanno potuto conoscere da vicino gli anfibi e sono rimasti affascinati da un ambiente a loro quasi sconosciuto e che li ha appassionati molto». Si proseguirà con altre iniziative.

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