Il racconto dell’edicolante rapinata: «Mi puntava un coltello di 25 centimetri»

Mariano Comense Roberta Minotti domenica ha affrontato un rapinatore nella sua edicola: «Si è ferito anche lui, è scappato ma ha perso l’arma. Lo hanno rincorso alcuni ragazzi»

«È entrato, come per andare a vedere alcuni articoli in fondo al locale. Ma poi me lo sono ritrovato sul bancone, a pochi passi di distanza. Mi ha detto: “Dammi i soldi”. E mi ha fatto vedere il coltello: l’arma con cui mi ha ferito, perché ho provato a difendermi a mani nude, tenendo una mano davanti a me. Era un coltello da 25 centimetri».

È Roberta Minotti, 53 anni, l’edicolante rapinata domenica mattina in via Songia, a raccontare l’accaduto. Pensa a come sarebbe potuta finire quanto accaduto, con un coltellaccio da cucina, brandito dal ventenne che ha provato, in questo modo, a prendere poco più di 200 euro. «Poteva finire molto peggio», dice Minotti.

All’edicola

La donna, ieri, si è ripresentata al lavoro come ogni mattina, per vendere giornali e articoli di cartoleria, sotto i portici dell’area commerciale a breve distanza dalla stazione ferroviaria. Tra i clienti tanti le chiedono come sta, dopo quello che successo. «Io ero qui - racconta - in uno dei pochi minuti di tranquillità che ci sono stati attorno alle nove mi sono messa a fare alcuni lavori al computer. Ho visto che questa persona, entrata, stava arrivando dietro al bancone. Gli ho chiesto di cosa avesse bisogno. Questo si avvicinava, con il coltello. Io provavo a tenere la distanza da lui con il braccio teso e la mano aperta davanti a me. Quando mi ha chiesto i soldi, io ho aperto subito il cassetto e gli ho dato i soldi. Poi mi ha spintonato un attimo, si è avvicinato ancora di più perché voleva vedere se c’erano altri soldi. E i soldi li ha presi, ma poi, qualche banconota, l’ha anche persa».

«Io sono rimasta ferita al dito - racconta - lui si è ferito ma non so esattamente in che modo, ed è scappato. Fuori c’erano alcuni ragazzi, che hanno anche chiamato il 112 e per un po’ l’hanno rincorso. Nel rincorrerlo, lui ha perso il coltello. Io mi sono messa a urlare. Ho urlato molto. La barista e altri clienti del bar hanno sentito, sono accorsi subito».

Da capire se il rapinatore, poi arrestato dai Carabinieri - Mirko Mammoliti, 20 anni, di Fagnano Olona - avesse in mente di rapinare magari il Breva Cafè, dove prima aveva fatto colazione, per poi cambiare idea e puntare sull’edicola, giusto a fianco. O se invece avesse già in mente di entrare nella cartoleria della Minotti. «Un cliente ha notato che c’era una persona che continuava a girare qui intorno, probabilmente controllava... non saprei», dice la donna.

L’arresto

Di certo, dopo la rapina, Mammoliti è riuscito a raggiungere, seppur ferito, l’incrocio tra via per Cabiate e via Rutschi, dove si trovano la pasticceria Chiodi e il supermercato Penny. E dove oltre all’ambulanza, che l’ha trasportato poi all’ospedale di Desio per soccorrerlo, sono arrivati anche i Carabinieri. Per arrestarlo con l’accusa di rapina e lesioni.

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