Ribaltato con il trattore: non ce l’ha fatta.
Donati gli organi

Cantù Addio a Fausto Capoferri, 73 anni, vittima dell’incidente lo scorso 5 giugno. Era ricoverato all’ospedale di Varese.

Dopo l’incidente alla guida del suo piccolo trattore, avvenuto mentre stava tagliando l’erba su un prato nei dintorni di via per Alzate, non s’è più ripreso: le sue condizioni, già da subito gravissime, di fatto non hanno mai avuto un concreto miglioramento. E in questi ultimi giorni sono parse disperate.

Ieri, dopo nove giorni di ricovero all’Ospedale di Circolo di Varese, Fausto Capoferri, 73 anni, residente in città, è morto.

Volto dell’azienda con proposta di piatti ticipi a conduzione familiare “L’Urtulan”, attiva in passato anche con il Festival de la Cazoeula, Capoferri ha lasciato un ultimo grande regalo: la donazione dei suoi organi.

L’infortunio

Il decesso è avvenuto nel pomeriggio di ieri. Ed è l’epilogo di quanto successo settimana scorsa, mercoledì, nel primo pomeriggio, al civico 115 di via per Alzate, Fecchio.

Quando il trattore, mentre stava percorrendo una pendenza, una piccola collinetta, si era improvvisamente ribaltato. Capoferri era rimasto schiacciato, ed era stato trovato sotto il mezzo agricolo da un’altra persona che, in quel momento, era nelle strette vicinanze.

I soccorsi

In gravissime condizioni, era stato quindi trasportato in elisoccorso a Varese: prognosi riservata. Gli operatori sanitari del 118 - sul posto anche un’automedica del 118 e un’ambulanza della Croce Rossa di Cantù - erano comunque riusciti a mantenerlo in vita. Codice rosso all’arrivo in pronto soccorso. Presente anche la polizia locale di Cantù per i rilievi. E i vigili del fuoco del comando provinciale di Como. Poi, la prognosi rimasta riservata anche nei giorni successivi. Finché, già ieri mattina, le speranze rimaste erano poche, per non dire nulle.

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