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Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 21 Febbraio 2025
Rissa e accoltellamento in piazza: scoperti gli autori, per loro i Daspo
Cantù Le indagini hanno portato a individuare tre aggressori, due canturini e uno cermenatese. Oltre a rispondere penalmente per le lesioni, ai ragazzi è impedito l’accesso nei locali pubblici
Un ragazzo di 28 anni della Tunisia, residente a Cantù, nella notte dello scorso 21 dicembre era stato soccorso in gravi condizioni riverso a terra e insanguinato in piazza Garibaldi a Cantù.
La vittima aveva riportato più tagli, la gran parte inferti con dei cocci di bottiglia e pare anche con un coltello. Il ferito, per fortuna non in pericolo di vita anche se con un taglio più profondo degli altri che comunque preoccupava i medici, era stato portato in ospedale e ricoverato.
L’episodio violento aveva riportato al centro dell’attenzione piazza Garibaldi, in quanto era emerso che tutto era nato da un violento alterco tra più ragazzi all’esterno di un bar. Sul posto erano arrivati in forze i carabinieri della compagnia di Cantù che avevano iniziato subito le indagini, visionando anche le telecamere di sorveglianza puntate sulla piazza che avevano ripreso l’accoltellamento.
La risposta a questo atto di violenza è arrivata oggi con la notizia che i tre presunti responsabili di quell’aggressione – tutti giovanissimi, di 21 anni – sono stati individuati e si tratta di due canturini e di un ragazzo residente a Cermenate. Oltre a rispondere penalmente di quelle lesioni, hanno ricevuto ieri dalla Questura di Como – firmati dal Questore Marco Calì – la notifica di Daspo urbani relativo alla piazza e ad altre vie del centro dove sarà loro vietato frequentare i locali.
La notizia è stata data oggi proprio dagli uffici della Questura, in un comunicato che con riferimento ai fatti del 21 dicembre ha puntato il dito contro i «tre appartenenti ad un gruppo di giovani violenti» sospettati di aver «provocato disordini con risse e pestaggi e nel tempo, anche reati contro il patrimonio e l’incolumità individuale». «Gli stessi si sono resi protagonisti di una rissa che si è conclusa con un brutale accoltellamento di una persona che già era stata colpita più volte con una bottiglia di vetro». Il riferimento è ovviamente al ventottenne tunisino che era stato soccorso insanguinato in piazza Garibaldi. Ma grazie alle indagini della Compagnia Carabinieri di Cantù il Questore di Como Marco Calì ha potuto disporre di «concreti elementi per emettere i provvedimenti amministrativi» che abbiamo anticipato.
I tre ventunenni che hanno partecipato alla rissa hanno così ricevuto il Daspo Urbano per tre anni che vieta loro l’accesso «in tutti i locali destinati all’intrattenimento di un determinato perimetro dell’area di Cantù» comprensivo della piazza. A uno dei due canturini, sospettato nell’ambito di quello scontro di aver usato anche un coltello, è stato aggiunto il Daspo Fuori Contesto che gli vieterà di assistere ad ogni tipo di manifestazione sportiva. Il provvedimento in questione è legato a chi commette reati inseriti in un ampio ventaglio – dallo spaccio di droga, ai reati contro il patrimonio, contro la persona e contro la pubblica amministrazione – che rendono incompatibile la presenza del sospettato nel corso di eventi che radunano più persone proprio come quelli sportivi.
Infine, le indagini hanno pure permesso di attribuire responsabilità ad uno dei tre colpiti, anche per una simile aggressione che era avvenuta in piazza Volta a Como il 18 gennaio.
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