Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 04 Gennaio 2025
Risse in piazza Garibaldi a Cantù: «Diventi zona rossa»
Sicurezza Il sottosegretario Nicola Molteni: «Ne abbiamo parlato con prefetto e questore». La sperimentazione già avvenuta a Bologna e Firenze
Trasformare piazza Garibaldi in una zona rossa, un’area dove sia vietata la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali, rendendo possibile disporre il loro allontanamento.
Un provvedimento, conferma il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, che si sta valutando, perché è necessario restituire il crinale ai canturini e che politicamente, dice, «condivido, difendo e sostengo».
Il provvedimento
La prova generale è andata in scena nei giorni scorsi, in occasione dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree dove vietare presenze che possano rappresentare un problema per la sicurezza. In questo modo si è esteso uno strumento che ha già dato risultati positivi nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna dove complessivamente, negli ultimi tre mesi, sono state controllate 14mila persone, portando a 105 allontanamenti.
Le zone rosse sono ritenute particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, come le stazioni ferroviarie o le piazze dello spaccio. Ma possono essere applicate anche nella aree della movida - troppo spesso malamovida - dove si registrano episodi di microcriminalità, risse e aggressioni, vandalismi, la presenza di baby gang. Una descrizione che molte volte, negli ultimi mesi, ha descritto piazza Garibaldi. L’ultimo episodio, nella notte tra il 20 e il 21 dicembre, una rissa con un 28enne tunisino ferito a bottigliate, preso a calci e pugni. «Credo che questo provvedimento possa essere preso in considerazione – conferma il sottosegretario Nicola Molteni – ne abbiamo già parlato con il prefetto e il questore di Como. La sperimentazione è stata avviata già da qualche tempo a Bologna e Firenze, ora da parte del ministro Piantedosi è arrivata la direttiva a estenderla a tutte le città italiane e ritengo che possa venire valutata anche per Il Comasco e per Cantù».
Misura preventiva
Una misura preventiva, alla luce degli ultimi preoccupanti episodi: «Ovviamente l’istituzione delle zone rosse avviene sulla base di valutazioni oggettive, ma soprattutto in vista dei periodi più caldi, dell’estate, può essere un utile mezzo di tutela. Si tratta di uno strumento che io condivido, difendo e sostengo».
All’indomani dell’ultima rissa violenta Nicola Molteni si era espresso in termini molto netti, invocando nessuna impunità per i violenti e un’intensificazione dei controlli di polizia perché piazza Garibaldi non sia nelle mani dei balordi, ma dei canturini e dei commercianti perbene e onesti: «Laddove le valutazioni portassero a decidere di applicare la zona rossa sarei assolutamente favorevole. Una misura che deve essere accompagnata da un percorso di risocializzazione della piazza. Nulla di quello che accade deve venire sottovalutato e abbiamo la ferma volontà di riconsegnare la nostra piazza ai canturini, con le regole e la legalità».
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