Rivoluzione bus a Cantù: «Studenti più sicuri»

Le novità Più linee in viale Madonna a favore delle vicine scuole, mentre sembra complessa una soluzione per il Fermi

Anno nuovo, trasporto pubblico nuovo: il 2025 vedrà attuare una serie di modifiche sostanziali con l’obiettivo dichiarato di migliorarlo, per renderlo davvero rispondente alle esigenze dell’utenza e quindi aumentarla, togliendo così auto dalle strade già molto trafficate della città. Ma anche risolvere situazioni che oggi presentano criticità, come il caos alle scuole.

Un caso è già stato sollevato in consiglio comunale, quello del liceo scientifico Enrico Fermi, dove nella ressa, in ottobre un bus è passato sul piede a una studentessa. L’amministrazione intende redigere un nuovo Piano Urbano del traffico e si parte proprio dalla revisione del sistema di trasporto pubblico, per questo si è avviato il confronto con l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale e Asf Autolinee, sottoponendo un pacchetto di proposte che l’assessore alla Mobilità Matteo Ferrari aveva già condiviso con la parte politica in commissione Viabilità, col presidente della stessa Francesco Pergola, che ha trentennale esperienza come autista di autobus.

«Anche poco prima di Natale abbiamo avuto un incontro con i vertici dell’azienda – conferma il forzista Ferrari – per un confronto sulle nostre proposte. Siamo in attesa degli adempimenti e delle verifiche in merito alla fattibilità tecnica, la conformità alle norme del codice della strada e la sostenibilità». Si spera quindi di vedere le prime modifiche applicate nei primi mesi dell’anno. «Da parte dell’Agenzia è stata mostrata apertura nell’accogliere le richieste, ferma restando sempre la fattibilità tecnica delle stesse».

I cambiamenti

Tra queste, in viale Alla Madonna si vuole avere l’attestamento di un maggior numero di corse e linee – C80, C82, C86 – soprattutto quelle dirette a Monza e a Milano, per evitare che i ragazzi del liceo Melotti e dell’Enaip debbano attraversare il centro correndo zaino in spalla diretti in piazzale Cai, con problemi anche per la loro sicurezza. Di studenti, sicurezza e bus s’era parlato anche in consiglio comunale, quando il consigliere del Pd Roberto Malamisura ha segnalato che, quando suona la campanella dell’ultima ora, regna il caos, con auto dei genitori parcheggiate ovunque e ragazzi che si accalcano per salire sui bus mettendo se stessi in pericolo e gli autisti in difficoltà. Al punto da far ventilare l’idea di interdire l’ingresso ai veicoli nel parcheggio accanto alla scuola vicino alla fermata per qualche decina di minuti, per dare maggior spazio di manovra ai bus.

Idee al vaglio

«Stiamo lavorando – conferma Matteo Ferrari – per cercare di capire se ci sia la possibilità di regolamentare il traffico creato dalle auto dei genitori, ma il vero tema è la presenza di una grande quantità di studenti in prossimità della fermata. Per questo occorre lavorare su due tavoli, da una parte con valutazioni dal punto di vista strutturale, ma anche di gestione, con una maggior attenzione da parte di chi va a erogare il servizio in orari di grande afflusso».

Malamisura si dice poco convinto dall’ipotesi di interdire l’accesso a tempo: «Io non volevo un divieto, ma una soluzione che oggi non ho visto ancora. La mia proposta di una maggior presenza da parte della polizia locale non vuole rispondere a un criterio repressivo, ma per gestire la massa degli utenti, studenti del Fermi e del vicino Sant’Elia. Non per vietare ma per disciplinare, una disciplina data da buon senso e rispetto del prossimo».

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