Scritte sui muri dell’oratorio di San Paolo a cantù: denunciato il giovane writer

Cantù Individuato dai carabinieri chi ha imbrattato le pareti della parrocchia con lo spray di colore azzurro

Non si può proprio dire che il suo volto non fosse noto ai carabinieri del Radiomobile. A gennaio era rimasto chiuso dentro nel negozio Unieuro rischiando di rimanere soffocato dai fumi dell’antifurto. In quella occasione si era giustificato con i carabinieri dicendo di essersi solo attardato in bagno prima della chiusura dell’attività commerciale. Nei giorni scorsi, era stato nuovamente pizzicato e denunciato dai militari dell’Arma all’interno del Bennet di Corso Europa, nonostante fosse stato colpito da un foglio di via obbligatorio proprio dal territorio comunale della “Città del Mobile”.

Ma le peripezie di un ragazzo di 20 anni di Togo, in arrivo dalla provincia di Lecco, non si sono fermate qui perché nelle scorse ore i carabinieri sempre del Radiomobile – partendo dalla segnalazione di un militare che era libero dal servizio ma che quel volto lo conosceva bene – l’hanno denunciato nuovamente a piede libero alla procura per l’ipotesi di reato di imbrattamento. Sarebbe lui, infatti, armato di una bomboletta spray di colore azzurro, l’autore degli scarabocchi comparsi su un muro di proprietà della parrocchia di San Paolo tra via Pietrasanta e via Cimarosa.

Il ragazzo, avrebbe scritto le parole “Free Bryan” e “Free Reda”, accompagnandole con un disegno, esprimendo così il suo supporto a due ragazzi che nei mesi scorsi erano finiti con l’essere indagati dalla procura dei Minori in quanto sospettati di far parte delle baby gang che agivano tra il capoluogo e la Brianza. Il ventenne del Togo non era solo al momento dell’intervento del carabiniere fuori dal servizio. Si accompagnava con un altro che è riuscito a scappare. Le indagini dei militari sono in corso per cercare di risalire anche all’altro imbrattatore.

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