Sediata alla partita a carte: a processo
per lesioni gravissime

Mariano Comense Un uomo di 59 anni di Cabiate è accusato dell’aggressione. La vittima era finita per tre mesi in ospedale

Era domenica pomeriggio, alla bocciofila di via don Luigi Sturzo a Mariano Comense. In uno dei tavoli della struttura, si era appena conclusa una partita a carte. Come non è raro vedere in questo gioco, al termine era iniziata una accesa discussione tra chi recriminava su una giocata e chi su un’altra. Scene viste tante volte, insomma. In questo caso tuttavia, era il 9 luglio del 2023, i fatti erano andati ben oltre e due dei presenti avevano iniziato a litigare.

Ad un certo punto, una sedia – secondo quanto era stato ricostruito dai carabinieri della Tenenza di Mariano – aveva colpito un uomo di Cabiate, Gianpiero Colombo, 78 anni, che era poi caduto a terra riportando lesioni che la procura di Como ha contestato come «gravissime». Un fascicolo penale che è passato dal giudice dell’udienza preliminare Massimo Mercaldo e che ora – dopo il rinvio a giudizio – è approdato in aula.

A processo, a difendersi dall’accusa di lesioni personali appunto gravissime, è finito l’altro partecipante alla partita a carte, Salvatore Pacilio, 59 anni di Perticato, che in aula sarà difeso dall’avvocato Emanuele Rosapinta. L’anziano, che aveva riportato conseguenze molto serie e che era rimasto ricoverato in ospedale al Sant’Anna per più di tre mesi, senza più tornare alla piena autosufficienza, è nel frattempo deceduto e in aula si sono costituiti parte civile i parenti.

Le posizioni di partenza sono molto diverse. Per la pubblica accusa, l’imputato avrebbe scaraventato la sedia contro il settantottenne colpendolo al volto e alla spalla, provocandone in questo modo la caduta al suolo e le successive gravi conseguenze che ne resero fondamentale la corsa in ospedale e il ricovero in Terapia Intensiva. Secondo la difesa, che ha voluto arrivare fino al pubblico dibattimento, la sedia – che comunque è presente in entrambi le versioni – fu effettivamente usata, ma per evitare una aggressione. Ma proprio questa sedia fu di inciampo alla vittima che cadde a terra battendo il capo. Ora toccherà al giudice ascoltare tutti i testimoni – a partire dalla prossima udienza in ottobre – per arrivare ad una decisione.

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