Sul caso Milano-Meda: «Sindaci da ascoltare. Tuteliamo i lavoratori»

Pedemontana L’assessore Fermi con i tre consiglieri Gaddi, Dotti e Cesana sulle ipotesi gratis o sconto. «C’è ancora tempo, ma va trovata una linea unanime»

Cermenate

I sindaci sono in prima linea rispetto ai cittadini, e anche in questo caso vogliono portare in Regione la voce del territorio, che è chiara e perentoria nel chiedere di non introdurre il pedaggio sulla tratta di prossima costruzione dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, la B2, che si sovrapporrà integralmente all’attuale tracciato della Milano-Meda da Lentate sul Seveso a Bovisio Masciago.

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Lunedì si è riunito il Comitato che comprende una ventina di Comuni del Comasco e del Monzese, che stava lavorando a una mozione per esprimere contrarietà al pedaggio. E nonostante le differenze politiche si è arrivati a un documento di massima condiviso, una mozione che, questa l’intenzione, dovrà venire portata nei singoli consigli comunali e approvata, per chiedere con voce univoca di evitare il pedaggio o prevedere agevolazioni e scontistiche per i pendolari. Iniziativa che anche chi siede in Regione condivide.

«C’è stato questo incontro – dice l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi della Lega – dal quale è scaturito un documento unanime che è la voce del territorio e che rappresenta esigenze che tra qualche anno, quando sarà concluso il cantiere, saranno assolutamente prioritarie. Mi fa piacere che si sia tracciata una linea unanime, che dovrà essere tenuta perché una soluzione va trovata. C’è ancora tempo, ma prima la si trova e prima si tranquillizzano animi».

Anche Anna Dotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ritiene che la sinergia degli amministratori sia un fattore positivo che può produrre risultati: «È importantissimo ascoltare la voce del territorio e le esigenze dei sindaci perché sono il riflesso dei bisogni dei cittadini. Credo che sia necessario un ulteriore confronto sull’argomento anche in Regione Lombardia perché non possiamo lasciar cadere le istanze del territorio che muovendosi unito ha fatto le sue giuste considerazioni. Per quanto riguarda la mozione, chiedere a Regione che si faccia un ragionamento concreto sull’impatto che avrebbe la gratuità o comunque una corretta mitigazione di prezzi per le utenze abituali e pendolari è sicuramente ragionevole».

Chiara la posizione di Sergio Gaddi, consigliere di Forza Italia, unico esponente del centrodestra in consiglio regionale che, nei mesi scorsi, votò a favore della mozione presentata dal Pd che chiedeva espressamente la non introduzione del pedaggio: «Nessun quadro finanziario è il Vangelo e non può essere messo in discussione. Le esigenze del territorio sono oggettive e non possono rimanere inascoltate. C’è tutto il tempo per studiare un meccanismo per arrivare alla gratuità o ad adeguate scoutistiche. Il territorio è compatto a prescindere alle colorazioni politiche che, per quanto mi riguarda, non sono mai prioritarie rispetto alla concretezza del bisogno».

Marisa Cesana, consigliere di Lombardia Ideale - Fontana Presidente, assicura: «Sono sempre attenta alle voci del territorio e dei sindaci in particolare. Anche in questo caso favorirò ogni forma di dialogo possibile. Terremo certamente in conto le richieste degli amministratori e le valuteremo per capire quali siano le strade migliori, soprattutto per venire incontro alle esigenze di chi si sposta abitualmente per lavoro, come la Regione ha già fatto per altre importanti arterie locali»

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