Terremoto in Ortopedia: vanno via quattro medici

Cantù Le dimissioni effettive tra marzo e settembre. Asst è già corsa ai ripari con un concorso: 21 candidati. Direzione in cerca di mediazione: proposto un incontro

Quattro medici, ovvero l’intero organico, si sono dimessi dal reparto di Ortopedia del Sant’Antonio Abate e, se non torneranno sui propri passi, entro settembre tutti lasceranno il reparto. Una prospettiva impensabile, che sta generando grande preoccupazione nel personale del presidio canturino. Per questo Asst Lariana tra poche settimane espleterà le prove del concorso bandito per assumere sei medici, da impiegare in via Domea e al Sant’Anna sostituendo quindi i professionisti in partenza. Nel frattempo la direzione incontrerà nuovamente tutto il gruppo degli ortopedici.

La priorità per Stucchi

Ovviamente, la speranza è che, anche immaginando delle ipotesi di riorganizzatore dell’attività medica, qualcuno di loro possa tornare sui propri passi. Poche settimane fa, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, il nuovo direttore generale di Asst Lariana Luca Stucchi aveva posto l’attenzione sull’emergenza nazionale che riguarda gli organici degli ospedali, sempre più in affanno: «Sostenere i propri professionisti è il primo obiettivo di un direttore generale – aveva sottolineato - Viviamo tempi in cui la carenza di risorse umane perturba tutti e in Lombardia siamo anche più fortunati di altre regioni. Stiamo meglio di altri, ma non abbastanza da stare tranquilli».

Prove entro fine mese

E infatti subito si è dovuta gestire l’emergenza dell’azzeramento del reparto di Ortopedia e Traumatologia, il cui responsabile, dal febbraio del 2013, è il dottor Giuseppe Gaiani, che conta su uno staff di tre medici. Tutti e quattro, conferma l’azienda, hanno protocollato le proprie dimissioni con date diverse e lasceranno il Sant’Antonio Abate tra marzo, maggio, giugno e settembre. Entro la fine di febbraio verranno espletate le prove del concorso a suo tempo bandito da Asst Lariana per l’assunzione di almeno sei ortopedici.

L’ipotesi di un bando deserto o con minima partecipazione, ipotesi di questi tempi non trascendentale, è scongiurata, visto che alla scadenza dei termini per le candidature sono pervenute 21 domande e l’esito delle verifiche ha portato ad ammettere 4 candidati in quanto in possesso dei requisiti richiesti.

Altri 13 sono stati ammessi in quanto specializzandi (tra il secondo e il successivo anno della specializzazione), due specializzandi iscritti al quinto anno sono stati ammessi con riserva e devono regolarizzare la propria posizione entro la data di svolgimento delle prove, così come gli ultimi due candidati.

L’avviso pubblico

Inoltre è stato pubblicato un avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni d’interesse da parte medici ortopedici, anche in pensione, disponibili a stipulare con Asst Lariana un contratto libero professionale con la previsione di tre accessi settimanali, per un massimo di 12 ore ad accesso, e un compenso orario di 40 euro.

Lo scorso luglio era stato Marco Luigi Maria Berlusconi, primario di Ortopedia del Sant’Anna, a fare le valigie per andare a lavorare al Gaetano Pini di Milano. Arrivato due anni e mezzo prima e salutato come risorsa per rinforzare il principale ospedale comasco, come pure i presidi in provincia, lasciando Como aveva sottolineato come tra Sant’Anna Cantù e Menaggio servissero almeno una dozzina di specialisti in ortopedia per avere un organico al completo.

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