Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 22 Febbraio 2024
Cade, sviene ed è travolto dal treno a novembre 2023. Ora il ferroviere indagato per l’incidente
Inverigo Per il dramma di novembre è stato messo sotto inchiesta il dirigente del via libera al convoglio in partenza
Per circa un minuto e 20 secondi è rimasto per terra, immobile sul binario, ferito nel corso della caduta accidentale che si era verificata poco prima.
Nessuno però si è accorto di lui, fin quanto il macchinista del convoglio, dopo una curva, se l’è trovato davanti tentando inutilmente la frenata. Un uomo di Inverigo, 38 anni, era stato colpito dal treno e trascinato lontano, riportando lesioni gravissime.
Per quell’incidente ferroviario, che risale alla mattina del 28 novembre 2023, la Procura di Como ha iscritto sul registro degli indagati il nome di quello che viene definito come il “dirigente di movimento” che era in servizio alla stazione di Inverigo. Colui, insomma, che diede il semaforo verde alla ripartenza del treno senza avvedersi dai monitor di servizio non solo che il passaggio a livello appena fuori dalla stazione era regolarmente abbassato, ma anche che poco oltre c’era per terra un uomo, lo stesso poi colpito dal convoglio.
L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Antonia Pavan che ha anche notificato all’avvocato del ferroviere l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Giuseppe Ficara, 55 anni, avrà ora tempo per fornire alla procura le proprie controdeduzioni, nella speranza di convincere il pm di non avere alcuna responsabilità su quanto avvenuto.
Sulla ricostruzione dell’incidente aveva lavorato anche la Polfer, con l’aiuto dei carabinieri di Lurago d’Erba. Il treno era proveniente da Erba ed era diretto a Milano. Decisive, nell’appurare la dinamica dell’arrotamento, sono state le immagini delle telecamere che riprendono la vittima cadere accidentalmente inciampando alle 7.28 e 38 secondi della mattina. Il treno in quell’attimo ancora fermo in stazione, visto che l’impatto è poi avvenuto molto dopo, alle 7.29 e 58 secondi.
Secondo la Procura insomma, se il ferroviere avesse applicato la guida di Ferrovienord con le istruzioni per l’esercizio dei passaggi a livello, avrebbe potuto accorgersi di quanto stava avvenendo, vedendo il corpo a terra ed evitando dunque di dare il verde al convoglio che era ripartito dalla stazione di Inverigo.
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