Tregua, 3 giorni
in zona arancione
Riaprono i negozi

Spostamenti liberi nel Comune di residenza. Per quelli più piccoli ci si può muovere fino a 30 km

Da lunedì 28 dicembre, scatta per tre giorni la tregua dalla zona rossa con il passaggio, fino a mercoledì compreso, nella zona a arancione. Questo significa libertà di spostamento nel proprio Comune o, per chi vive in uno con meno di 5mila abitanti, in un raggio di 30 chilometri (ma non si può andare nel capoluogo), ma anche la riapertura di tutti i negozi. Restano invece sempre chiusi (tranne che per l’asporto o le consegne a domicilio) bar e ristoranti. Resta sempre possibile muoversi, anche fuori dal Comune, per motivi di salute, necessità e lavoro oltre che far visita a parenti e amici, una sola volta al giorno, e massimo in due persone.

1 Cosa succede da lunedì fino a mercoledì?

Dal 28 al 30 dicembre e poi il 4 gennaio, l’Italia passa da zona rossa a zona arancione. Negli altri giorni, invece, quindi dal 31 dicembre al 3 gennaio e il 5 e 6 gennaio si tornerà in rosso.

2 Ci si può spostare?

Sì, liberamente all’interno del proprio Comune di residenza. Ma ci sono norme diverse a seconda della grandezza del Comune.

3 Il mio Comune di residenza, domicilio o abitazione ha più di 5mila abitanti. Posso uscire dai confini comunali?

No, la circolazione è libera solo all’interno del Comune. Per uscire dal Comune si deve avere un motivo valido (necessità, salute, lavoro) e va autocertificato. Resta però valida la deroga per andare a trovare amici e parenti, massimo in due una sola volta al giorno entro i confini regionali.

4 Se vivo in un piccolo Comune, che ha meno di 5mila abitanti, cosa posso fare?

Domani, martedì, mercoledì e il 4 gennaio, quelli in zona arancione, sarà possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

5 Si può andare a trovare amici e parenti?

Dipende. Fino al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza.

6 E se vivono nella stessa Regione?

Domani, martedì e mercoledì e il 4 gennaio sarà possibile spostarsi liberamente, fra le 5 e le 22, all’interno del proprio Comune: conseguentemente sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. E questo senza limitazioni, anche se resta consigliato evitare contatti esterni al proprio nucleo familiare. Negli stessi giorni sarà possibile anche, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, in un Comune diverso dal proprio con le stesse regole già in vigore nella zona rossa, quindi al massimo due persone (esclusi minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti conviventi). In quest’ultimo caso è necessaria l’autocertificazione.

7 Chi vive nei piccoli Comuni come si deve comportare per amici e parenti?

È consentito spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. Resta poi sempre in vigore la deroga che consente, una volta al giorno e massimo in due persone, spostarsi anche all’esterno del raggio dei 30 chilometri per far visita a parenti e amici.

8 Facciamo un esempio. Se una persona abita a Cucciago (meno di 5mila abitanti) e volesse andare a Cantù può?

Sì, perché Cucciago ha meno di 5mila abitanti e dista da Cantù meno di trenta chilometri.

9 E può andare anche a Como che dista sempre meno di trenta chilometri?

No, è sempre vietato lo spostamento da un Comune con meno di 5mila abitanti verso la città capoluogo di Provincia. Il divieto non vale se «una sola volta al giorno» e con il limite di due persone si va verso un’abitazione privata.

10 Altro esempio. Sempre da Cucciago si può andare a Cernobbio, passando da Como? E ad Argegno?

Sì, si può andare a Cernobbio in quanto nel raggio di 30 chilometri. Ma nel capoluogo si può solo transitare per dirigersi a Cernobbio, ma non è consentito fermarsi poiché è vietato andare nei Comuni capoluogo (a meno di andare a trovare un parente, una sola volta al giorno massimo in due, oppure per lavoro, necessità o salute, ma ovviamente serve documentarlo). Non si può, invece, andare ad Argegno poiché oltre i 30 km.

11 Nei giorni di zona arancione serve l’autocertificazione?

No, se si resta nel proprio Comune. Nel caso degli spostamenti dai Comuni sotto i 5mila abitanti, nel raggio di 30 chilometri esclusi i capoluoghi, si autocertificherà solo il Comune di partenza e quello di destinazione. Non è obbligatorio averla con sé poiché in caso di controlli il modulo viene fornito direttamente dalle forze dell’ordine.

12 Ristoranti e bar sono aperti?

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio. Non è comunque consentito il consumo in prossimità dei locali.

13 Sono aperti tutti i negozi?

Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili.

14 Vado a trovare un amico o un parente fuori dai confini comunali o oltre i 30 km se vivo in un piccolo Comune e vengo sottoposto a un controllo. Devo specificare il nome della persona che vado a trovare?

No. Bisognerà indicare l’indirizzo di partenza e quello di arrivo, ma non il nominativo. Questo per garantire la privacy.

15 Il coprifuoco è ancora in vigore?

Sì, sempre dalle 22 alle 5 nessuno può girare, salvo motivi di lavoro, di necessità o di salute. E a Capodanno varrà dalle 22 del 31 dicembre alle 7 del primo gennaio.

16 I proprietari di seconde case fuori Regione, possono andarci?

No, perché non si può uscire dalla Regione fino al 6 gennaio.

17 E se la seconda casa è nella Regione di residenza?

Allora sarà sempre possibile andarci durante tutto il periodo natalizio, inclusi i “giorni rossi”. Vale la regola degli spostamenti compiuti da non più di due persone, con l’esclusione dal conto di minori di 14 anni e disabili conviventi. Se è nello stesso Comune non ci sono limitazioni nei giorni arancioni.

18 Se ci si trova fuori Regione e si ha l’esigenza di tornare a casa, è possibile farlo?

Sì, sono sempre consentiti gli spostamenti per il rientro alla propria residenza, al domicilio o all’abitazione (il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità, quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno).

19 Esempio: ci siamo trasferiti nella nostra seconda casa, in un’altra Regione. Io dovrò tornare al lavoro, nella Regione di provenienza. Potrò tornare da loro entro il 6 gennaio?

No. Gli spostamenti verso le seconde case in una Regione diversa sono vietati fino al 6 gennaio. Nel caso specifico si potrà tornare al lavoro ma poi non si potrà rientrare nella seconda casa.

20 Posso uscire a fare una passeggiata?

Sì, nel proprio Comune o nel caso dei piccoli Comuni entro i 30 km, dalle 5 alle 22.

21 Posso fare attività sportiva?

Sì, liberamente ma nel proprio Comune o nel raggio dei 30 km esclusi i capoluoghi se si risiede nei piccoli Comuni.

22 Ci si può spostare per turismo?

Gli spostamenti per turismo verso un’altra Regione non sono consentiti fino al 6 gennaio compreso. Da domani e fino a mercoledì e il 4 gennaio sono invece consentiti gli spostamenti per turismo all’interno dello stesso Comune e dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai confini del Comune, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.

23 Le multe a quanto ammontano?

Le sanzioni non cambiano rispetto ai decreti precedenti e prevedono multe da un minimo di 400 euro fino a un massimo di mille euro per chi viola i divieti. Vengono ridotte se pagate entro cinque giorni. In caso di false dichiarazioni scatta invece anche il procedimento penale.

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