«Un’altra rapina in treno, a Capodanno». Ora si indaga a 360 gradi sulla baby gang di Cantù

Allarme Ulteriori sospetti su uno dei quattro arrestati per il colpo tra Cantù e Cermenate. L’episodio a fine anno sulla Milano-Asso. Oggi l’interrogatorio in carcere dei due maggiorenni

Ci sarebbe un’altra rapina – avvenuta nella notte di Capodanno lungo la linea ferroviaria che da Milano porta ad Asso – tra le vicende in cui sono sospettati i ragazzi giovanissimi di Lentate sul Seveso arrestati dalla polizia di frontiera di Ponte chiasso al termine di una inchiesta nata da un assalto con coltello ai danni di due diciannovenni svizzeri nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2023.

Se per il quest’ultimo colpo, avvenuto nei pressi della stazione di Cantù-Cermenate, gli arrestati sono stati quattro, per l’assalto sula linea Milano-Asso il sospettato sarebbe per ora uno solo dei due minorenni, il senegalese di 17 anni, che tra l’altro – nel proprio cellulare – aveva anche il video di un pestaggio ad un ragazzo con altri due complici ora ricercati.

Carabinieri al lavoro

Vicende, queste ultime, su cui si starebbero già muovendo i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la rapina (di cui non sono noti altri elementi) avvenuta appunto il primo giorno dell’anno. E proprio questo precedente di cui è sospettato uno dei due minori è stato anche importante per convincere i giudici in merito alla necessità della misura cautelare in carcere. Il fascicolo sulla rapina della linea Milano-Asso sarebbe aperto con l’ipotesi di reato di rapina ma anche di lesioni in concorso. Fatti che hanno fatto ritenere quanto mai attuale il rischio di recidiva nei sospettati, che si conoscevano tra loro e che per questo motivo – in quattro, due minori e due maggiorenni – sono stati portati in carcere.

La misura di custodia cautelare in carcere fa però riferimento, come riferito sul giornale di ieri, ad una sola rapina con coltello avvenuta sul treno regionale partito da Milano Porta Garibaldi e diretto a Chiasso. Fatto che risale alla notte tra il 27 e il 28 dicembre.

Quattro ragazzi, tutti di Lentate sul Seveso, sono infatti stati arrestati dalla polizia di frontiera in quanto sospettati di essere i responsabili del colpo che aveva fruttato il telefonino da oltre mille euro, un paio di scarpe, un borsello, un berretto, una carta di credito e contanti per circa 200 euro. I giovani finiti nei guai sono due italiani di seconda generazione (Mohsine El Rhalati, 19 anni, e il coetaneo Adam Nabigh, residenti a Lentate sul Seveso) e due loro amici minorenni di 17 anni, il primo nato in Albania e il secondo in Senegal.

Il riconoscimento facciale

La banda aveva finto di fare amicizia con due ragazzi svizzeri di 19 anni, incontrati a Milano. Poi, dopo aver trascorso del tempo insieme, avevano preso il treno regionale diretto a Chiasso.

I quattro avevano detto ai loro amici di dover scendere poco dopo, ma nei pressi della stazione di Cantù-Cermenate era invece scattata la trappola in un vagone che a quell’ora era vuoto. I quattro si erano divisi, due mirando la prima vittima, gli altri due la seconda vittima, minacciando i ragazzi ticinesi con un coltello puntato alla gola e scappando poi dopo aver ottenuto il bottino desiderato, approfittando delle porte del treno che si erano aperte.

La polizia di frontiera, grazie alle immagini delle telecamere della stazione di Porta Garibaldi, era riuscita a risalire a due volti e (con il sistema di riconoscimento facciale) anche ai loro nomi. Oggi è previsto l’interrogatorio in carcere di due dei quattro arrestati, i maggiorenni.

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