Abbattuti 15 cinghiali sopra Cernobbio

Cernobbio Lamentele e problema dei rifiuti. Testa: «Non si possono lasciare in giro alimenti». Da aprile in tutta la provincia sono stati eliminati 565 esemplari

Non si è fatta attendere la risposta della polizia provinciale sull’emergenza cinghiali con cui Cernobbio - al pari di altri Comuni - sta facendo i conti da diverso tempo.

Problema attuale, con annessa un po’ di preoccupazione (c’è la peste suina africana anche ai confini del Comasco) e polemiche per questa presenza sempre più invasiva, peraltro in piena stagione turistica.

Fascia montana

«Nelle ultime due settimane abbiamo abbattuto con la collaborazione dei cacciatori di zona una quindicina di cinghiali nella fascia montana appena sovrastante l’abitato di Cernobbio - ha fatto sapere il comandante della polizia provinciale, Marco Testa -. Sono zone dove i cinghiali vanno “in rimessa” prima di scendere di notte in cerca di cibo tra le vie del paese».

Il comandante della polizia provinciale però sottolinea che, al di là degli abbattimenti - che proseguiranno anche nei prossimi giorni - esiste un problema connesso, che è quello della raccolta porta a porta dei rifiuti.

Anche una decina di giorni fa Marco Testa, per un’analoga emergenza cinghiali a Sala Comacina, aveva termini bollato come «Richiamo irresistibile la presenza all’esterno delle abitazioni dei sacchi o dei bidoncini della raccolta porta a porta».

«Anche a Cernobbio abbiamo notato la presenza di sacchi dell’immondizia con troppi scarti alimentati alla portata dei cinghiali - la chiosa del comandante della polizia provinciale -. È un richiamo irresistibile per questi ungulati contro il quale francamente vi sono ben pochi rimedi».

Proprio domenica avevamo dato conto dell’ennesimo allarme lanciato via social per un cinghiale immortalato mentre banchettava con i rifiuti sin via Libertà, angolo via Oliera e via Montegrappa. Il video, postato sul gruppo facebook che segue da vicino le vicende cernobbiesi, aveva totalizzato in ventiquattro ore circa quattromila visualizzazioni.

In quell’occasione, il sindaco Matteo Monti aveva chiesto un intervento ancor più incisivo da parte della polizia provinciale. Intervento che ora è in parte arrivato.

Numeri

Va detto che gli abbattimenti sono sempre andati avanti: basti pensare che nel Comprensorio di Caccia delle Prealpi Comasche, che include un’ampia zona che va da Menaggio al Bisbino passando per la Val d’Intelvi. dal 6 aprile - data d’inizio della caccia di selezione - sono stati abbattuti 565 cinghiali, solo una minima parte dei quali però fa riferimento alla zona del Bisbino.

L’attenzione da parte di Villa Saporiti e dei cacciatori abilitati resta alta. Nel contempo è bene ricordare i consigli operativi ufficializzati ad inizio giugno dal Comune per quel che concerne le modalità di esposizione dei rifiuti, proprio a fronte dell’elevato transito di cinghiali sul territorio comunale”.

In particolare, l’invito a cittadini ed amministratori di condominio è ad «Esporre i rifiuti dopo le 22 del giorno antecedente la raccolta ed entro le 7 del giorno stesso della raccolta».

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