Cronaca / Como cintura
Mercoledì 26 Giugno 2024
A soli 13 anni sorpresa a rubare in una casa
Lipomo Essendo al di sotto dell’età minima non è punibile. Ora è in una comunità
Quando i carabinieri della stazione di Albate l’hanno fermata con le mani nel sacco, intenta a nascondere gli attrezzi che – con una complice poi scappata – aveva utilizzato per introdursi in una casa di Lipomo, lei, ancora adolescente, ha deciso di non rispondere alle domande dei militari dell’Arma, non comunicando chi fossero i genitori e nemmeno dove abitasse.
Ed anche quando le è stato comunicato che, senza collaborazione, l’unico rimedio sarebbe stato quello di condurla in una comunità, la giovanissima non ha fatto una piega. Una ragazzina di 13 anni, identificata come di origine croata e domiciliata in un campo rom della provincia di Torino, è stata fermata nella giornata di lunedì dai carabinieri in quanto sospettata di essere l’artefice di un furto in un appartamento di via Matteotti.
Il colpo, secondo quanto poi ricostruito dai militari dell’Arma, sarebbe avvenuto in un orario compreso tra le 9.30 della mattina e le 11.30 quando è poi avvenuto l’intervento della “gazzella” della stazione di Albate. Dall’appartamento preso di mira erano scomparsi circa 200 euro tra oggetti preziosi e denaro. Refurtiva che tuttavia non è stata recuperata, verosimilmente finita nelle mani della seconda ragazza che è riuscita a scappare.
I carabinieri hanno invece fermato la tredicenne che tra l’altro, essendo minore di 14 anni, non è nemmeno imputabile anche se la segnalazione verrà comunque girata al Tribunale dei minori di Milano. La ragazza, nata in Croazia, era comunque già nota, con un proprio codice identificativo e formalmente senza fissa dimora. Al momento dell’intervento dei carabinieri stava cercando di nascondere gli arnesi da scasso in mezzo ad una siepe, attrezzatura che è stata recuperata e posta sotto sequestro. I militari hanno tentato di chiamare nel campo di Torino da cui pareva provenisse la ragazzina, ma nessuno avrebbe detto di conoscerla. Alla fine dunque la tredicenne è stata accompagnata in una comunità che si occupa di minori. Le indagini proseguono nel tentativo di scoprire la complice.
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