
(Foto di Archivio)
Tavernerio L’episodio in via Roma: stavano cercando si scaldarsi. Portati in ospedale
Tavernerio
Marito e moglie originari della Tunisia sono stati soccorsi nella notte dal 118, trasportati in ospedale al pronto soccorso del Sant’Anna per una intossicazione da monossido di carbonio. Entrambi, la donna di 41 anni e l’uomo di 38 anni, non sono considerati per fortuna in pericolo di vita.
Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in una casa a due piani di Tavernerio affacciata sulla via Roma. L’allarme è arrivato prima ai soccorritori e ai vigili del fuoco, poi anche ai carabinieri della stazione di Albate che hanno inviato sul posto una pattuglia per verificare quello che poco prima era accaduto.
La segnalazione nel pieno nella notte. Quando la mezzanotte era passata da quindici minuti, infatti, è arrivata la richiesta di intervento per aiutare i due coniugi. Da quanto è stato possibile verificare, nell’andare a letto e per scaldare un poco gli ambienti della casa, marito e moglie avevano acceso del carbone che avevano lasciato ardere all’interno di un contenitore di ceramica. Con le finestre chiuse, le esalazioni hanno finito con l’essere respirate dai due tunisini che hanno iniziato a non stare bene.
Non è chiaro al momento chi abbia chiamato i soccorsi. All’arrivo dei vigili del fuoco e dei 118, ma anche dei carabinieri della Compagnia di Como, è però stato subito chiaro a tutti quello che era successo e il motivo di quel malessere che era stato accusato in contemporanea da due persone chi fino alla sera prima stavano bene.
Le finestre sono state immediatamente spalancate e marito e moglie sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna per essere curati. Il codice di intervento è stato il verde, quello che segnala una gravità non preoccupante. Infatti entrambi non sono stati considerati in pericolo di vita.
Il monossido di carbonio, come è noto, è un gas subdolo e letale, in quanto completamente inodore e incolore ma in grado di provocare la morte se respirato. E’ prodotto dalla combustione di motori ma anche di stufe o altro che bruci ad esempio carbone o legno. Se i locali non sono areati, l’accumulo di questo gas può provocare la morte preceduta prima dalla perdita di coscienza. È facile intuire come tutto questo diventi ancora più pericoloso nelle ore notturne, quando le persone già dormono e non possono rendersi contro di eventuali malesseri che possono essere mal di testa, nausea, capogiri e conati di vomito.
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