Addio al Luglio Portichettese
Titoli di coda sull’area feste

Luisago Via libera definitivo all’abbattimento della struttura - L’incognita sul futuro

Luisago

L’area feste Luglio Portichettese è ai titoli di coda. Nei prossimi giorni via allo smantellamento degli edifici abusivi, a ruota entro venerdì 21 le chiavi saranno restituite in Comune. L’operazione è a carico dell’omonima associazione, su cui pende dal 20 dicembre un’ordinanza, firmata dalla sindaca Roberta Tosca, di abbattimento dei manufatti ritenuti abusivi, ripristino dello stato iniziale dei luoghi e pulizia dell’area di via Gorizia: la superficie è comunale, ma da oltre 40 anni è in uso all’associazione attraverso una convenzione.

La decisione è stata comunicata ieri da Franco Vittani, presidente del Luglio, durante la riunione del consiglio direttivo. Oggi un’impresa effettuerà un sopralluogo per organizzare lo smantellamento. Il Luglio però non muore anzi rinasce ma al di fuori del paese. Vittani in un lungo messaggio via Whatsapp, inviato ai soci, ha trasmesso il profondo dispiacere per il radicale cambiamento e soprattutto per l’addio a uno spazio costruito negli anni con impegno e sacrificio.

Scrive: «Mi scuso se vi ho illusi facendovi credere che saremmo riusciti a tornare a quella che, per molti di noi, è stata una seconda casa. Ve l’assicuro: ce l’abbiamo messa tutta».

Sul perché l’epilogo possa essere soltanto l’abbattimento. «C’è il rischio di conseguenze penali per aver difeso ciò che ritenevo giusto, che sembrava giusto anche a tutti coloro che mi hanno aiutato a vincere qualche battaglia, ma in definitiva abbiamo perso la guerra». Nel buio del momento vede un rincuorante spiraglio di luce.

«Nell’ultima assemblea abbiamo constatato che c’è ancora voglia di proseguire con le nostre attività. Ci sono molte associazioni che hanno ancora bisogno di noi e altre, purtroppo non del nostro paese, che riconoscendo la nostra capacità organizzativa, ci hanno offerto spazi per le nostre iniziative. Ancora sempre durante l’ultima assemblea è emersa la volontà di molti di noi, specialmente dei giovani, di proseguire le finalità e le tradizioni del Luglio. Quindi tutto non finirà anche se ci tolgono la sede in cui siamo sempre vissuti».

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