All’asta i gioielli di Campione, ma servirà una nuova perizia

Il caso Risanamento del bilancio,c’è l’elenco degli immobili. Voci di dimissioni del commissario Pagano

Di nuovo in vendita i gioielli di Campione d’Italia.

La giunta comunale ha dato mandato di quantificare il valore di un nuovo elenco di beni immobili da mettere all’asta, con l’intento di mettere finalmente a posto i bilanci del Comune. L’atto è stato pubblicato ieri.

Già dopo il crack milionario del Casinò, nell’estate del 2018, l’allora sindaco Roberto Salmoiraghi aveva annunciato l’intenzione di vendere i più preziosi beni comunali per salvare le sorti dell’enclave. Salvo qualche cessione però a distanza di cinque anni siamo ad una nuova perizia. Con un ribasso prossimo pari al 20%, rispetto alle precedenti aste non andate a buon fine, l’area tecnica deve stabilire quanto vale un terreno edificabile in via Per Arogno, Villa Franchini e Villa Mimosa, quella casa in riva al lago vicina al Casinò già al centro di svariati tentativi di alienazione. E ancora lo stabile della polizia comunale, visto che il corpo è stato formalmente sciolto e il vero gioiello di famiglia all’asta, la zona della fornace e del porto che comprende il bocciodromo e l’autosilo.

All’inizio del 2022 quest’ultimo bene del Comune di Campione era stato stimato in circa 13 milioni e 300mila euro. La base d’asta, andata sempre deserta, per Villa Mimosa era 4 milioni e mezzo circa, per Villa Franchini un milione e cento, la caserma valeva due milioni e 400mila circa e infine il terreno citato poco più di un milione. Quindi più o meno una vendita complessiva pari a 22 milioni e 600mila euro. Un bel tesoretto capace di sistemare i conti del campionesi. Occorrerà capire se rifatti i calcoli l’amministrazione comunale venderà davvero questi beni, oppure se la nuova chiamata non sortirà come in passato effetto.

Nel frattempo in paese circola una notizia, sull’argomento, piuttosto rilevante anche se non ancora confermata. Ovvero le dimissioni di Angela Pagano, la persona chiamata dal Ministero e dalla Prefettura all’epoca del fallimento come commissario liquidatore del Comune. È lei che ha seguito le sorti dei debiti dell’amministrazione comunale in dissesto economico dal giugno del 2018.

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