Un’altra storia di fango e paura: «Ormai viviamo altrove e non sarà possibile ricostruire la nostra vecchia casa»

Blevio Le forti piogge dell’altroieri hanno riacceso ricordi e paura di chi, due anni fa, ha perso la propria abitazione. Tra questi la famiglia Adinolfi: «Ogni volta che piove un brivido lungo la schiena». La Regione promette interventi

Sono ormai da due anni lontani da Blevio, ma cuore e mente sono rimasti qui e anche l’altra sera, quando l’ultima alluvione si è abbattuta sul paese “delle Sette Città”, hanno seguito gli eventi con la medesima apprensione di quella domenica 25 luglio del 2021, quando la loro abitazione venne improvvisamente investita da acqua, fango e detriti portati a valle dalla Galmeora, il torrente che scende a cascata sul retro della casa.

Una casa che, dice ora Cesare Adinolfi, non rinascerà più.

La testimonianza

«Io, mia moglie Anna e i nostri figli ormai viviamo altrove e proprio non pensiamo sia fattibile ricostruire la nostra vecchia casa, composta da due unità immobiliari e tre sottostanti garage: il solo costo di demolizione sarebbe infatti quasi pari ai rimborsi statali - spiega Adinofli - poi bisognerebbe metterci altri soldi, e certo non pochi, per ricostruirla».

Per il momento la famiglia ha presentato la perizia così come da richiesta di Regione Lombardia, «poi decideremo il da farsi confrontandoci con tutti i soggetti in campo, primo (ma non solo) fra tutti il Comune di Blevio». Il futuro di Cesare, Anna e della famiglia Adinolfi sarà dunque, come detto, lontano da Blevio. «E questo è una vera beffa- riprende l’uomo - poiché i professionisti incaricati ci hanno rivelato che la nostra vecchia abitazione era una delle poche in regola ed è invece l’unica che rischia concretamente di essere abbattuta e molto probabilmente, anche se nulla di definitivo è stato al momento deciso, lo sarà».

Di tornare a Blevio, anche in altri luoghi del paese non se ne parla. «Blevio è, e sempre rimarrà, nei nostri cuori, ma ogniqualvolta capitano disgrazie come quella dell’altra notte, davvero un brivido ci corre lungo la schiena pensando a quel 25 luglio di due anni fa quando tutti noi, compresa mia suocera ultranovantenne, fummo costretti a fuggire dalla furia di acqua e fango calandoci dal balcone e ce la cavammo senza danni fisici, ma con un gigantesco spavento, solo grazie al tempestivo, anzi quasi eroico, intervento dei nostri vicini che, sfidando a loro rischio e pericolo una vera e propria bufera, accorsero in nostro aiuto».

La conclusione di Cesare è tanto logica quanto condivisibile: «Blevio è davvero stupenda, ma esperienze traumatizzanti come queste non si augurano a nessuno, poichè la notte si fatica a prendere sonno ripensando a ciò che è accaduto e ad una vita stravolta nel giro di pochi, davvero pochi, minuti: quel pomeriggio del lontano ma sempre presente 25 luglio 2021 perdemmo tutto e ci dovemmo poi affidare alla solidarietà altrui per avere anche oggetti di uso comune».

Prevenzione

Regione Lombardia, intanto, promette attenzione ai territori colpiti. «Vista la criticità di quell’area, già a partire dal luglio 2021, in seguito ad eventi simili a quelli di questi giorni, sono stati finanziati 25 interventi per circa 17 milioni di euro - spiega l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi - Regione Lombardia è continuamente impegnata nella prevenzione: un territorio fragile come il nostro ha costante necessità di interventi contro il rischio idraulico e idrogeologico. È grazie alla prevenzione che possiamo vincere questa battaglia».

Il consigliere del Pd Angelo Orsenigo, intanto, ha chiesto un incontro al vicepresidente della giunta regionale e assessore al bilancio, Marco Alparone, in favore dei comuni rimasti ancora senza contributi dopo i nubifragi di fine luglio.

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