Cantiere “blocca” l’ambulanza. Il sindaco: «Non deve ripetersi»

Blevio L’episodio segnalato sui social ha innescato le polemiche, è intervenuto anche Trabucchi

Le immagini di un’ambulanza in forte difficoltà a districarsi dentro il cantiere di Capovico - postate dal sempre aggiornato profilo facebook “Sei un vero bleviano se..” - hanno aperto un dibattito un dibattito in paese sulla convivenza tra i lavori - necessari e non più prorogabili - finalizzati a porre rimedio agli ingenti danni causati dall’alluvione del 24 luglio 2021 e dalle successive alluvioni e la vita di tutti i giorni dei residenti, soccorsi inclusi.

Il Comune ha dato conto dell’inizio di questa importante e delicata fase di lavori, che sta toccando Capovico (tra le frazioni più colpite dalle alluvioni di questi anni), a partire dallo scorso 3 febbraio. Lavori che dureranno sino al prossimo 7 aprile.

A corredo di questa comunicazione è stato dato conto della realizzazione di parcheggi provvisori in aree solitamente soggette a divieto di sosta, con la Protezione civile presente per offrire supporto ai cittadini. Le foto affidate al profilo social che segue le vicende bleviane ha però aperto un altro fronte, vale a dire garantire il passaggio dei mezzi di soccorso, a cominciare dalle ambulanze. “Importante lasciare lo spazio necessario per i mezzi d’emergenza”, si legge nel commento a corredo del post.

Sulla vicenda, di stretta attualità, è intervenuto ieri il sindaco Alberto Trabucchi. «L’impresa sta provvedendo alla posa dei micropali per poi “tagliare” la strada - le parole del primo cittadino -. La sera si può transitare, ma di fatto è un cantiere. Come tale il possesso dell’area è dell’impresa che ha nel direttore lavori e nel responsabile della sicurezza le figure di riferimento. Parlerò con il responsabile della sicurezza per far sì che episodi come quello documentato via social non si ripetano. Importante che ove le condizioni lo permettano i mezzi di soccorso possano transitare in tutta sicurezza. Per questo chiederò di lasciare il cantiere nelle migliori condizioni possibili alla fine di ciascuna giornata lavorativa»,

© RIPRODUZIONE RISERVATA