Cavallasca allagata a causa del maltempo, malgrado i lavori al torrente

Allarme Di nuovo inondate le case in via Cavour. Una residente: «È andata peggio dell’anno scorso»

Ancora un metro d’acqua in casa, mobili da buttare, auto nuove che non partono, le famiglie di via Cavour a Cavallasca a distanza di poco più di un anno (era il 27 luglio 2021) hanno rivissuto lo stesso incubo.

La cosa preoccupante è che si aggiungono altre famiglie ad aver avuto la casa allagata e che il problema pare non avere soluzione malgrado il Comune, dopo l’alluvione del luglio 2021, abbia investito 60 mila euro per rifare l’incanalatura del torrente Val Grande.

Quell’opera ha tenuto, ma i 52 mm di pioggia caduti violentemente – come spiega il sindaco Pierluigi Mascetti, che nella notte tra mercoledì e ieri e nella mattinata di ieri era sul posto con i suoi concittadini – hanno ingrossato prepotentemente un altro corso d’acqua incanalato nella zona accanto al cimitero che ha fatto danni. La zona colpita è sempre quella delle villette al 23 di via Cavour.

«Non dovevano costruire lì»

«Provvederemo a fare tutto il possibile, quel corso d’acqua in un tubo di 45 centimetri con la prepotenza del temporale di ieri notte esplode e invade una zona in cui sono state costruite case con garage e taverne – dice Mascetti - Forse quello non era un posto per costruire quel tipo di case. Scelte che non sono passate per l’amministrazione di San Fermo. (Cavallasca fa parte del Comune di San Fermo dal 1 gennaio 2017 e le case allagate sono state concepite prima ndr)».

«E’ anche peggio di luglio 2021 - commenta Giusy Mattiello, di via Cavour 23/h, una zona di nuove costruzioni e urbanizzazioni in cui le famiglie abitano da circa 4 anni – non si può continuare a costruire qui, occorre rivedere il piano di urbanizzazione. Acqua in casa, in taverna e se dovesse piovere di nuovo come l’anno scorso ripiombiamo in un incubo. Da luglio 2021 nessuno ci ha risarcito, si rimpallano le responsabilità, a distanza di un anno non è stata fatta nemmeno una perizia. Il sindaco è venuto, ha mandato a pulire, noi abbiamo buttato via i mobili, spero asciugatrice e lavatrice ripartano. Non si può continuare così.”

Famiglie danneggiate pesantemente nelle abitazioni ai civici 23 di via Cavour, nella casa che chiude la via, al 23/g, l’acqua in taverna ha raggiunto un metro di altezza, come l’anno scorso, anche peggio. “Sono scoppiati gli air bag delle auto, dobbiamo nuovamente buttare via tutto quel che avevamo. I lavori fatti non sono serviti, siamo nella stessa situazione di un anno fa”, dice Massimo Siddi. «Fango e detriti in casa, un metro d’acqua – aggiunge la moglie, Pamela Segreto – auto che non partono, la mia era nuova. Siamo devastati. Nessuno controlla questo disastro. Avevo ricomprato i mobili, ancora tutto sotto il fango. E nessuno ci aiuta. Io voglio una casa, così non va bene, il costruttore non doveva costruire qua. In più la Spina Verde non pulisce i boschi e tutto il disastro arriva qui».

Fango ovunque

Una casa, quella del 23/m, l’anno scorso l’aveva scampata, mentre oggi si tira via il fango con le pale: «Avevo tolto tutto dal garage, visto quel che era accaduto l’anno scorso – dice Gilda Pisilli, da 10 anni nella casa di via Cavour - ora c’è del gran fango da spalare in garage, spero non si sia rovinato l’impianto fotovoltaico, per intanto non ci resta che ripulire dal fango».

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