Cronaca / Como cintura
Mercoledì 04 Dicembre 2024
Cermenate, false griffe online Denunciata per contraffazione
Ideatrice dell’attività una donna di 37 anni. Vendeva attraverso i gruppi Facebook del Comasco. Perquisita la sua casa dalla Guardia di finanza: sequestrati 54 capi
Aveva aperto una attività online in cui riceveva gli ordini relativi a prodotti con marchi di note case di abbigliamento mondiali, che poi consegnava ai clienti in punti prestabiliti della provincia.
Prodotti che tuttavia – secondo la guardia di finanza che ha condotto le indagini – erano contraffatti, il tutto nell’ambito di una attività che era pure abusiva.
Fiamme gialle a domicilio
Nei guai è così finita l’ideatrice di questa attività, una donna di Cermenate di 37 anni che è stata denunciata a piede libero alla Procura di Como.
La notizia è stata data ieri direttamente dalle fiamme gialle cittadine, che hanno anche effettuato un sopralluogo e una perquisizione nella casa della donna, sequestrando 54 capi di lusso ritenuti essere contraffatti.
L’attività è scatta condotta dai militari del Gruppo Ponte Chiasso della Guardia di finanza che hanno individuato la donna di Cermenate che agiva senza avere aperto alcuna partita Iva e che gestiva una vera e propria attività commerciale ritenuta essere abusiva dedicata alla vendita di articoli di alta moda falsificati.
Il pedinamento
Gli approfondimenti investigativi, seguiti da riscontri sul territorio, hanno portato a scoprire che la stessa trentasettenne, utilizzando un apposito nick-name (soprannome), aveva postato attraverso gruppi social locali (strutturati per la vendita) numerosi articoli di abbigliamento e accessori apparentemente di ottima qualità ad un prezzo estremamente basso rispetto al valore di mercato. La donna, al termine di uno dei pedinamenti, è stata notata consegnare ad un uomo un sacchetto di prodotti in un affollato parcheggio di un supermercato di Fino Mornasco. Tanto è bastato per convincere gli uomini delle fiamme gialle ad intervenire.
I militari dopo aver appurato che l’oggetto ceduto era un portadocumenti di un noto brand hanno interpellato l’acquirente, che ha dichiarato di aver risposto ad un annuncio su un portale on-line e di essere stato contattato dalla venditrice tramite una chat social.
Borse e capi di vari marchi
I finanzieri hanno quindi immediatamente controllato l’autovettura della sospettata, rinvenendo altre borse griffate ancora sigillate con plastica e cellophane, pronte per la vendita. Pertanto, dopo aver sentito il magistrato di turno in Procura, è stata anche perquisita l’abitazione della donna a Cermenate dove sono stati trovati ulteriori 54 articoli di lusso contraffatti, tra cui capi delle più rinomate griffe come Gucci, Hugo Boss, Burberry, Chanel, Hermes e Prada. Gli articoli erano nascosti in vari ambienti della casa, tra cui camere da letto e soggiorno.
La venditrice è stata denunciata per il commercio di prodotti con segni falsi. La merce è stata sequestrata. «Il tema della contraffazione dei prodotti, soprattutto quella che utilizza canali di vendita leciti è sempre di maggior interesse e attenzione per le Fiamme Gialle – hanno poi fatto sapere dalla Finanza - rappresentando sempre più un moltiplicatore di illegalità che alimenta la sleale concorrenza del mercato e costituisce un pericolo per il tessuto produttivo italiano».
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