Cernobbio: ex scuola, progetto approvato
Ma è polemica sull’intesa con lo Iath

Cernobbio Investimento da 4 milioni, non più da fondi Pnrr, ma con contributo regionale - L’ex sindaco Saladini chiede la «revoca dell’accordo stipulato dalla giunta con la Fondazione»

Cernobbio

Pochi giorni dopo il nuovo accordo sottoscritto con Fondazione Iath, il Comune ha ufficializzato in una lunga nota l’approvazione del progetto esecutivo «sia per il restauro che per la riqualificazione» dell’immobile dell’ex scuola di via Regina 17.

Lo spartiacque tra la prima e la seconda versione dell’importante operazione di recupero di uno dei simboli cittadini è rappresentato dalla fonte principale di finanziamento, che non verterà più su fondi Pnrr, bensì su un cospicuo contributo regionale.

L’obiettivo - come evidenziato nella nota - è «ripristinare il prima possibile la piena funzionalità dell’immobile finalizzata alle attività di istruzione post diploma».

Il progetto esecutivo - redatto dalla società “Archicomo Engineering Srl” - ha l’obiettivo di «recuperare l’immobile, oggi in stato di abbandono, restituendolo alla sua destinazione di luogo di formazione della Fondazione del Turismo e dell’Ospitalità - Iath, ma anche per le attività pubbliche polivalenti, migliorando nel contempo il decoro urbano e ambientale, completando nel contempo la rigenerazione urbana della zona in cui è inserito l’immobile».

Nella nota viene menzionato anche il fatto che agli spazi interni torneranno ad assolvere l’originaria funzione di aule, «senza mutamenti nelle destinazioni d’uso».

Data la natura del vincolo storico-artistico presente e delle peculiarità del fabbricato, i lavori di adeguamento «avranno come obiettivo il restauro e la conservazione integrale di tutte le componenti materiche e architettoniche attuali».

Previsto anche il completo restauro delle facciate esterne e di tutte le loro componenti. Spartitraffico e aiuole laterali saranno invece gli elementi qualificanti delle aree esterne.

La nota ufficializzata a metà pomeriggio dal sindaco Matteo Monti - d’intesa con Fondazione Iath - ha chiarito anche un altro un altro aspetto di rilievo legato al recupero di questo simbolo cernobbiese e cioè che l’investimento complessivo coprirà circa 1.150 metri quadrati tra piano terra, seminterrato e area esterna, con l’ammontare del costo complessivo pari a 4 milioni di euro, di cui 3 milioni 38 mila euro legati al costo dei lavori.

La vicenda che ha a che vedere con il destino delle ex scuole di via Regina 17 dunque se è conclusa dal punto di vista della riqualificazione funzionale è ancora aperta sotto il profilo politico.

Questo perché l’ex sindaco e capogruppo di “Progetto Cernobbio” Simona Saladini mercoledì pomeriggio ha depositato ben tre pagine di mozione in cui si impegna il sindaco e la Giunta «a revocare in autotutela la delibera di Giunta e l’allegato accordo per la realizzazione di attività di interesse comune in collaborazione tra il Comune di Cernobbio e la Fondazione Iath finalizzata alla concessione in uso dell’immobile di proprietà comunale di via Regina 17». Di sicuro la mozione terrà banco in aula. Peraltro l’ex sindaco ha addotto non solo motivazioni politiche a corredo del documento, ma anche la giurisprudenza del Tar che si è espressa sulla sostanziale differenza che intercorre tra l’affidamento diretto ad altra amministrazione e la necessità di indire «una procedura selettiva pubblica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA