Cernobbio, Imu sugli alloggi vacanza
«Applicata anche alle prime case»

Cernobbio Il Comune applicherà una aliquota del 10,50 per mille Il sindaco: «Una prima a livello nazionale, interessate 200 abitazioni»

Dopo la tassa di soggiorno che dal 1° aprile (non è scherzo, come la data indurrebbe a pensare) sarà portata a 3 euro al giorno a persona, ora la Giunta comunale ha varato per le abitazioni destinate a struttura turistico-ricettiva quella che il sindaco Matteo Monti ha definito «una prima a livello nazionale».

Il riferimento diretto è all’Imu, che nell’ultima seduta della Giunta è stato portato per questa tipologia di strutture al 10,50 per mille contro una precedente quotazione che teneva conto di diversi fattori al 9,3 per 1000. Uno di questi fattori era dato dal fatto che in caso di prima casa destinata a “Casa vacanza” l’Imu non era dovuta. In questa rivisitazione dell’importo dell’Imu figurano anche i “b&b” e in generale tutte le strutture extra-alberghiere.

«Nessun intento persecutorio sia chiaro, perché tutto ciò che porta indotto va sicuramente tenuto nella debita considerazione. Ciò non toglie che dopo la mappatura prevista nel nuovo Pgt e l’aumento della tassa di soggiorno a 3 euro al giorno per persona ora abbiamo pensato di ritoccare al rialzo anche l’Imu per le “Case vacanza” o comunque per le strutture extra-alberghiere - osserva il primo cittadino -. L’extra alberghiero è ormai una realtà consolidata. Il Mef (cioè il ministero delle Finanze) ha dato precise indicazioni sull’Imu delle Case vacanza e delle strutture extra-alberghiere, che noi abbiamo subito applicato. Credo siamo tra i primi Comuni italiani ad apportare questa significativa modifica».

In buona sostanza il Mef ha statuito una semplificazione a vantaggio dei Comuni che potranno stabilire quanto i proprietari di casa dovranno versare di Imu. Il Comune di Cernobbio ha deciso di portare questa aliquota al 10,50 per 1000. A Cernobbio si contano circa 200 “Case vacanza”.

«È stato il vero fenomeno del post pandemia - osserva ancora il primo cittadino -. Ci sono stati segnalati sicuramente episodi, come l’abbandono di rifiuti nei cestini pubblici o situazioni legate alla sosta, che ora andremo ad approfondire nel dettaglio. Abbiamo deciso due passi significativi con l’aumento della tassa di soggiorno e con l’applicazione del 10,50 per 1000 per quel che concerne l’aliquota Imu. Con il nuovo piano di governo del territorio o con la mappatura completa di queste strutture sicuramente porteremo a regime una situazione che per forza di cosa non può essere controllata sino in fondo, dato l’aumento importante di questa tipologia di strutture ricettive registrato in particolare in poi. Aggiungo che il nostro ragionamento di fondo poggia sul fatto che ora il turismo è la principale economia del territorio. Giusto dunque che i Comuni si adeguino a queste nuove dinamiche».

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