Cernobbio, polemica sulle barriere: «Municipio vietato ai disabili»

Cernobbio L’accusa di Gazzola: «Tre gradini bloccano l’ingresso agli uffici». La replica di Monti: «L’accesso è garantito da via Regina, dove era prima»

«Perché l’Amministrazione vuole le barriere architettoniche?».

È quanto si è chiesto in un lungo post affidato ai social ed in una nota inviata al nostro giornale il capogruppo di “Cernobbio Futura” Andrea Michele Gazzola, con tanto di foto a corredo di questo quesito destinato a finire anche in Consiglio comunale. «Nel 2024, l’Amministrazione comunale ha scelto non solo di cambiare l’ingresso del Municipio, ma di spostare tale ingresso dove vi è una porta ad apertura manuale, con ben tre gradini di granito fuori misura».

La polemica è stata arricchita anche da un altro dettaglio e cioè che «le difficoltà connesse a questa scelta si sono ulteriormente palesate a seguito dell’installazione dell’infopoint, un luogo che presupposte la presenza fisica delle persone. Infopoint che si trova subito dopo quei gradini».

Botta e risposta

Il capogruppo di “Cernobbio Futura” ha ricordato in questo contesto la Legge 13 del 1989, che «ha stabilito i termini e le modalità per garantire l’accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. A fronte delle nostre sottolineature abbiamo però dovuto constatare che la scelta dell’Amministrazione è andata in una direzione diametralmente opposta».

A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco Matteo Monti: «Non entro in questa polemica semplicemente perché l’accesso ai disabili in Municipio non è mai stato negato a nessuno. E nessuno può affermare il contrario. La nostra sensibilità sull’argomento non va certo rimarcata nel contesto di una polemica francamente evitabile. L’accesso dedicato c’è ed è sempre da via Regina dov’era prima. Ogni Amministrazione opera delle scelte. Lo fa - parlo per la nostra Amministrazione - tenendo conto di tutte le sensibilità e le esigenze».

Verso il consiglio

Come anticipato, è assai probabile che questa polemica a distanza avrà un’appendice in Consiglio comunale. Nel frattempo, il dibattito tiene banco sui social attraverso il gruppo dedicato alle vicende cernobbiese. A fine mese dovrebbe essere convocata l’assemblea cittadina per discutere di una dozzina di argomenti. Non è escluso che già nelle comunicazioni preliminari questa vicenda possa approdare nella sede più consona, peraltro direttamente interessata, ovvero il Municipio e il Consiglio comunale.

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