Colonia felina, c’è la soluzione: «Lontana da strada e azienda»

San Fermo Esito positivo dell’Incontro in Regione con l’assessore Comazzi. Il sindaco: «La svolta grazie all’impegno di un gruppo di volontarie»

I gatti della colonia della Vecchia Cascinaia arrivano in Regione per un incontro con l’assessore regionale Gianluca Comazzi, (territorio e sistemi verdi). Ginevra, Artù, Tommy, Papi, Lady, Beatrice, Sofia, Velvet - questi solo alcuni dei nomi che i volontari che accudiscono quotidianamente i gatti randagi han dato loro - non sono ovviamente andati a Palazzo Lombardia, dove invece si sono recate tre delle volontarie più assidue: Antonella Ruggeri, Francesca Bianchi e Paola Vendittelli, lì, si è tenuto un incontro con l’assessore regionale che nella gestione dei sistemi verdi ha avuto modo di agire con un progetto di oasi felina di oltre 260 metri quadrati all’interno del parco dell’ospedale Sacco di Milano, “un sogno” per le volontarie.

Impegno comune

Insieme alle gattare, che rappresentavano tante persone che in questi mesi si stanno dedicando ai Gatti di Lieto Colle e che vengono da Gironico, Parè, Faloppio, Lurate, durante la riunione, in remoto, c’era anche il sindaco di San Fermo, Pierluigi Mascetti. Il tema in discussione è stata la colonia felina e l’oasi felina, due realtà ben distinte. La prima è la colonia felina censita il 17 giugno 2020 da Ats Insubria, su richiesta di Marco Fumagalli, il cittadino di San Fermo riferimento per la realtà della Vecchia Cascinaia.

La colonia, dove ci sono solo gatti randagi, ad inizio luglio fu luogo dove Ats, su richiesta del Comune, svolse un sopralluogo in seguito alle segnalazioni da parte di alcuni volontari a riguardo di mici misteriosamente spariti. Ats concluse che c’erano delle condizioni da migliorare e così il 12 luglio scattò l’ordinanza del sindaco Mascetti perché Ats impose che occorreva prendere urgentemente provvedimenti relativamente a: “pulizia del punto di alimentazione; mantenimento di decoro; gestione razionale del cibo somministrato; emissione di ordinanza sindacale per l’allontanamento della colonia felina di cui trattasi al fine di effettuare un intervento risolutivo per la messa in sicurezza dei gatti e per il decoro e la sicurezza dell’ambiente di lavoro della ditta vicina alla colonia”.

In due mesi la situazione della colonia cambiò radicalmente, come ha anche precisato il sindaco Mascetti: «Si sta risolvendo tutto grazie a volontari molto ben organizzati, abbiamo in previsione di spostare la colonia più lontano dalla strada e dall’azienda».

Trovare un terreno

Quindi, colonia felina, problema risolto, ma le gattare chiedono al sindaco un passo in più: un terreno dove creare un’oasi felina, ovvero un’area verde recintata che sia punto di riferimento anche per i gattini abbandonati o ritrovati. “In futuro vedremo se in un contesto agricolo, magari associato ad altri progetti ci potrà essere il terreno”, spiega il sindaco.

Ai volontari dei Gatti di Lieto Colle basterebbe un terreno nel verde dell’area di Lieto Colle (il nome del paese che dal 1928 al 1956 era formato da Cavallasca, Drezzo e Parè), magari dato da qualche privato, in modo da sviluppare il progetto dell’oasi felina, in sinergia con il Comune.

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