Como, più spostamenti in bicicletta
Segnaletica e utilizzo delle preferenziali

Saranno resi visibili tratti già utilizzati e si potrà andare sulle corsie dei bus Quasi pronto un pacchetto di misure. Comprende l’istituzione di zone 30

Con la “Fase 2” e la possibilità di uscire liberamente aumenta anche la voglia di utilizzare le biciclette (complice, in alcuni casi, anche il contributo del Governo che va da 100 a 500 euro a seconda dei mezzi ed è valido nei capoluoghi di provincia).

Il Comune si appresta a varare un piano sulla mobilità e, in particolare, proprio per incentivare le due ruote. Una prima tranche è stata analizzata nell’ultima seduta di giunta, ma sono stati chiesti dal sindaco Mario Landriscina ulteriori approfondimenti e il via libera arriverà molto probabilmente dopodomani.

Il piano

Nel pacchetto di misure - che verranno presentate dall’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella - ci sarà innanzitutto il rifacimento complessivo della segnaletica sulle piste ciclabili, o sui tratti utilizzati come tali già esistenti. Ma ci sarà anche la possibilità di utilizzare anche le corsie preferenziali per le biciclette. In qualche caso, ad esempio in via Sauro e via Milano, è già così anche se il cartello con la segnaletica verticale è poco visibile, ma l’intenzione è quella di estendere il provvedimento a tutte le corsie preferenziali cittadine, incluso quindi il lungolago. Non nuovi tratti, quindi, come è stato fatto in altre città (Milano in testa) ma una innanzitutto l’utilizzo di tutti gli spazi già esistenti ma non segnalati. Del resto la convalle, proprio per la sua conformazione, si presta bene all’utilizzo delle biciclette.

Per il maxi percorso della Dorsale dei Pellegrini, invece, bisognerà aspettare l’inizio dell’anno prossimo per vedere realizzato il tratto tra la passeggiata a lago verso Villa Olmo e la tangenziale. Gli altri lotti, invece, che arriveranno fino a Grandate passando per il centro città e anche dall’autosilo Val Mulini, saranno pronti in successione. Il progetto è in corso di ulteriore definizione, dopo essere stato rispedito al mittente dalla Regione e una serie di modifiche per ridurre il numero dei posti auto cancellati dal passaggio del percorso per le due ruote.

Ma le variazioni post emergenza coronavirus non riguarderanno solo le maggiori possibilità concesse a chi utilizza la bici come mezzo per spostarsi. Lo stesso assessore nei giorni scorsi aveva parlato della possibilità di introdurre, in alcune zone centrali, il limite dei 30 chilometri orari in modo da garantire maggiore sicurezza a ciclisti e pedoni.

Niente interventi per i pedoni

Tra le opzioni - che saranno però approfondite nelle prossime ore - c’è anche quella di introdurre il limite di velocità sul lungolago. Il piano verrà discusso, come detto, nel corso della prossima giunta. Al momento non sono previsti interventi sulla viabilità pedonale come sensi unici nelle zone più frequentate come l a”vasca”.

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