Croce Rossa, sede in vendita: la comprerà la Cri di Roma

Lipomo L’annuncio: il comitato nazionale sarà il nuovo proprietario. Non ci sarà l’accoglienza ai migranti, rimarrà uno spazio per i mezzi del 118

La sede di Lipomo della Croce Rossa al comitato nazionale, per i volontari comaschi resterà un piccolo spazio per il 118.

A giorni il comitato comasco dei soccorritori, come da concordato fallimentare sottoscritto con il tribunale, deve fare i primi passi utili a saldare l’ingente debito accumulato durante le rovinose vecchie gestioni, pari a sette milioni e 906mila euro. La cessione più importante, di certo da un punto di vista economico, è la vendita della sede di Lipomo, inaugurata nel 2016.

Le perizie, stando alle carte consegnate ai giudici, stimano il valore dell’edificio tra i due milioni e 230mila euro e i due milioni e 349mila euro.

La decisione

«Dobbiamo pubblicare una manifestazione d’interesse, seguire le procedure del concordato – spiega il presidente della Croce Rossa Paolo Beretta – manca poco. Una volta avviato l’iter, a meno che non si facciano avanti degli investitori con offerte più generose, questa somma sarà coperta dal comitato nazionale».

Così hanno stabilito i vertici della Croce Rossa per salvare di fatto il comitato comasco in crisi. Da Roma il comitato centrale conferma la promessa fatta ormai l’anno scorso. Non è ancora stata stabilità però la destinazione d’uso della sede lipomese, nero su bianco manca l’ufficialità. Si è parlato di costruire un nuovo centro nazionale per le emergenze, ma anche di assegnare i locali a nuclei operativi e attività di formazione. Sempre da Roma ci tengono prima a portare a termine la cessione dell’immobile, non oltre la fine del 2024, quindi a chiarirne l’uso futuro. Di certo ci sarà una prima fase di transizione. «Noi manterremo dentro alla sede di Lipomo la postazione per il 118 – dice ancora Beretta – così da dare continuità ai nostri servizi. Invece entro fine anno dovremo chiudere l’accoglienza dei migranti, disponibili comunque a trovare altre soluzioni utili al territorio secondo le direttive che le autorità locali eventualmente ci daranno». L’hub per la prima accoglienza dei profughi deve concludere le attività anche perché il mandato assegnato dalla Prefettura scade a dicembre. Ad oggi si alternano a Lipomo una cinquantina di neo arrivati, da inviare poi ai centri di seconda accoglienza.

Tra i volontari e i soccorritori lipomesi, in vista della cessione della sede, c’è un po’ di sconforto. Il fallimento del comitato comasco ha colpito più duramente i croce rossini di via Oltrecolle, mentre è salva la sede centrale di Como in via Italia Libera. Il comitato di San Fedele invece è pronto a staccarsi e a lavorare in autonomia.

«Dispiace per i volontari»

La sede di Lipomo otto anni fa era stata acquisita per un milione e 200mila euro, era l’ex Cartaria Comense, una struttura che i crocerossini hanno poi ristrutturato. «Sono a conoscenza del dispiacere dei volontari lipomesi e me ne rammarico – commenta sempre il presidente – purtroppo questi sono i risultati che abbiamo ereditato dal passato. Sono stati anni difficili e ora dobbiamo cercare di ripartire».

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