Decolla Orticolario: «Natura come guida
per migliorarci»

Villa Erba Ieri la premiazione di Michele De Lucchi. «Qui piante e fiori da ammirare come capolavori». Parco affollato nel primo giorno di apertura al pubblico

Nell’edizione dedicata a “Terrae” Orticolario torna alle radici per riscrivere il concetto di “vita buona”.

Meno tecnica, più natura. E che sia una natura «a regola d’arte». Sì , perché come ha spiegato l’archistar e intellettuale Michele De Lucchi «il fatto straordinario è di fermarsi ad ammirare piante, fiori, natura come capolavori». Parole pronunciate ieri a Villa Erba, ricevendo il Premio per un Giardinaggio Evoluto dalle mani di Moritz Mantero, presidente della prestigiosa rassegna.Alla cerimonia svoltasi sulla terrazza a lago della Villa Antica erano presenti, oltre alle massime autorità del territorio, anche il paesaggista Vittorio Peretto, ideatore del concept del Padiglione Centrale, e Maurizio Riva, titolare di Riva 1920, che ha creato per l’occasione una scultura lignea.

Il tributo

«Mi hanno chiesto di ideare un premio per De Lucchi - ha detto l’imprenditore - ho pensato di realizzare un tributo naturalmente in cedro profumato evocativo di una nostra precedente collaborazione». Ispirato alla Terra con un particolare focus sulle piante fitodepurative, Orticolario «trova in Michele De Lucchi la sintesi perfetta della sua filosofia» ha detto Moritz Mantero aprendo ufficialmente l’evento già affollato fin dalle prime ore del mattino, al quale sono presenti 250 espositori. Tra gli allestimenti botanici prevale la scelta di piante spontanee come le graminacee, grande trend dei giardini “arruffati” di questo momento storico.

«Mi piace il termine Premio per un Giardinaggio Evoluto - ha evidenziato De Lucchi - perché tutti noi evolviamo. Il problema, oggi, in un mondo in esponenziale mutamento, sta nel chiedersi quale sia la giusta direzione. Credo che la risposta ce la dia un luogo come Orticolario, che esalta la natura come guida in tutti i momenti della nostra vita».L’architetto ha poi aggiunto: «Se dovessimo guardare con pessimismo al futuro che senso avrebbe evolvere? Invece, la natura ci insegna che prevale sempre la capacità di adattarsi, migliorandosi».

Le scolaresche

A quel punto è stata chiamata da Mantero Sibylle Kicherer, consorte dell’archistar, per ricevere un omaggio di seta, tributo alla creatività del distretto.Sullo sfondo il via vai gioioso e scompigliato degli alunni di tante scuole comasche, impegnate con i loro insegnanti in vari laboratori didattici.

Mai come quest’anno è forte l’impronta educational, curata con ammirevole passione da Elena Mantero. «A differenza degli altri anni, quando le attività erano rivolte a giovani dai 5 ai 14 anni, questa volta abbiamo aperto agli adolescenti, con un programma mirato. I risultati sono promettenti, l’appuntamento di “foraging” (raccolta di erbe spontanee con lo chef Mirko Gatti ) è andato sold out».

Quali sono le aspettative di questa edizione? «Oltre ai numeri, auspico una maggior presa di coscienza sul valore dell’ambiente, in particolare nel nostro territorio». Grande curiosità ha suscitato il Padiglione centrale, curato da Vittorio Peretto, che esprime una rilettura de l’Odissea e si propone come ideale agorà, punto di incontro per visitatori e appassionati. Momento clou la premiazione del vincitore degli Spazi creativi.

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