Donazione organi, il primato di Brunate: il 92% si esprime a favore dell’espianto

Brunate L’opzione si esercita al momento del rinnovo della carta d’identità in Comune. Il sindaco Rizzi: «Un dato che ci rende orgogliosi. È un gesto che può fare la differenza»

Un paese di 1.600 abitanti di cui il 92%, nel momento in cui ha rinnovato il documento di identità, ha acconsentito alla donazione di organi e tessuti.

Così Brunate, il balcone delle Alpi, si distingue non solo su base locale, ma nazionale in un’azione di dono che è stata evidenziata durante il convegno “Promuovere la cultura del dono attraverso la rete dei servizi territoriali”, tenutosi mercoledì all’ospedale Sant’Anna e organizzato da Ats Insubria, in collaborazione con Asst Lariana, Sette Laghi e Valle Olona, e con il sostegno dell’Università degli Studi dell’Insubria.

La ricerca

Proprio Salvatore Gioia, direttore generale di AtsInsubria, ha evidenziato la “specialità” di Brunate, annunciando che «l’agenzia proseguirà con azioni condivise con gli stakeholder per sensibilizzare i singoli cittadini sul valore della cultura del dono nel nostro territorio in cui emergono già alcune realtà, come i Comuni di Vedano Olona e Brunate, che si sono distinte, a livello nazionale, per la percentuale di adesione di cittadini che hanno firmato il consenso informato alla donazione all’atto del rinnovo del documento di identità».

Forse ancora non tutti sanno che durante la pratica di rilascio della carta di identità elettronica, si può dichiarare la propria volontà alla donazione di organi e tessuti, a Brunate pare che questa informazione non solo sia stata recepita, ma che pochissimi non abbiano aderito, i dati aggiornati ad oggi, forniti dal Comune amministrato da Simone Rizzi, indicano nel 92% l’adesione al dono, il dato a fine 2023 era 83,47%. «Sono orgoglioso di questo risultato, che riflette la generosità e l’altruismo dei nostri cittadini - commenta Rizzi - La scelta di donare i propri organi consente di salvare e migliorare la vita di innumerevoli persone in tutto il paese. Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno scelto di donare i propri organi. Il loro gesto di compassione può fare la differenza per molte famiglie».

A livello nazionale

In Lombardia insieme a Brunate si distinguono Rovescala (PV) e Albaredo per San Marco (SO), i dati su scala nazionale, in cui emerge la piccola, ma generosa ed informata realtà di Brunate sono stati forniti dal Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di sanità di Roma, che ha considerato i flussi di dati provenienti dal sistema carta identità elettronica e registrati nel sistema informativo trapianti.

Il quadro nazionale vede una media di adesione del 60,69%, la provincia con più sì alla donazione in fase di rilascio della cie è Trento con il 71%. Brunate con il suo 92% tra i piccoli Comuni è da podio.

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