Droga, trovato un altro bivacco, nei boschi spunta l’eroina

Fino Mornasco Nuovo blitz dei carabinieri contro l’attività dei pusher. Recuperato anche il cellulare utilizzato per prendere gli ordini dai clienti

Continuano incessantemente le attività di controllo dei boschi da parte dei carabinieri della compagnia di Cantù. Un servizio che ormai sta proseguendo da mesi con risultati quotidiani, rivolto ovviamente a smantellare i bivacchi e a rendere sempre più complicata – per i pusher – l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nelle ultime ore i carabinieri della stazione di Fino Mornasco hanno passato al setaccio l’area verde che si trova nei pressi della via Campagnola e della via Marconi, circondante da boschi su più lati della strada.

L’operazione

Da quanto è stato possibile ricostruire, i militari dell’Arma sarebbero riusciti ad individuare – agendo in questo caso da soli, senza il supporto degli Squadroni eliportati “Cacciatori”, ovvero il corpo specializzato che da mesi sta operando nella nostra provincia – un bivacco con all’interno un telefono cellulare e soprattutto 64 grammi di eroina pronta per essere spacciata ai clienti della zona. Sul posto c’era anche il materiale per il confezionamento delle dosi mentre non sono stati trovati spacciatori, che evidentemente si erano già dileguati alla vista dei carabinieri in arrivo.

Tutto è stato posto sotto sequestro: lo stupefacente ovviamente, ma anche il telefono cellulare che ora verrà analizzato dai militari dell’Arma per scoprire eventuali contatti. Il cellulare era utilizzato dai pusher per prendere contatti con i clienti e consegnare poi le dosi ordinate.

Gli interventi

Il bivacco individuato a Fino Mornasco è stato prima geolocalizzato, per creare una sorta di mappa con i punti di spaccio, e poi è stato smantellato.

Le operazioni, fanno sapere i carabinieri della Compagnia di Cantù, proseguiranno anche nei prossimi giorni e con la medesima intensità, in aree sia urbane che boschive. Occorre anche ricordare in conclusione che il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi era stato indicato come tra le priorità – assieme ai furti e alle truffe, oltre al contrasto alla criminalità organizzata – dal colonnello Giuseppe Colizzi nel giorno della festa dell’Arma dei carabinieri per 209° anno di fondazione.

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