Due milioni per Villa Mimosa. Il sindaco: «Copriremo i debiti»

Campione Era in vendita da sei anni, è stata acquistata da un imprenditore Soddisfatto Canesi: «Ora tutti gli ex dipendenti comunali verranno pagati»

Venduta villa Mimosa, l’ha comprata Carlo Valeriano Pasquinetti.

E’ da più di sei anni che il Comune di Campione d’Italia tenta di vendere senza successo la lussuosa dimora affacciata sul lago accanto alla casa da gioco. Diverse aste pubbliche sono andate deserte, il prezzo del bene comunale è stato più volte ribassato, da 4,8 a poco più 2,1 milioni di euro. Ora tramite trattativa privata, attraverso l’organo straordinario di liquidazione, siamo forse giunti alla conclusione della lunga vicenda.

A fine settembre infatti, si legge nei documenti, via mail è stata recapitata un’offerta per acquistare villa Mimosa. A presentare la proposta, per 2 milioni e 150mila euro, Carlo Valeriano Pasquinetti, amministratore della società Euro tecnica sviluppo Srl con sede in paese in corso Italia. Altre offerte entro i termini della procedura non sono arrivate in municipio, dunque concluso l’iter la scorsa settimana è stata versata la caparra per la conferma della transazione pari al 10% del valore complessivo. Ora si attende la stipula dal notaio per la definitiva cessione.

«L’offerta c’è, per la vendita definitiva bisogna ancora andare dal notaio – commenta Roberto Canesi, il sindaco di Campione d’Italia – mi sono già confrontato con il liquidatore straordinario Luca Corvi, con questi due milioni dovremmo riuscire a saldare tutti i debiti pregressi con i creditori privilegiati. Dunque in buona sostanza gli ex dipendenti del Comune. Avvicinandoci così a un riassesto di tutto il bilancio entro la fine del mandato». Per voltare pagina dopo il fallimento del Casinò del 2018 e il conseguente dissesto del Comune, socio unico della casa da gioco.

Quanto a Pasquinetti, per quanto si è potuto apprendere, risulta essere residente a Caslano, in Ticino, era titolare dell’azienda Biopro e poi ha aperto una nuova società da circa un anno a Campione d’Italia, la Euro tecnica e sviluppo con più di un milione di euro di ricavi. Già presidente di una società svizzera di Cadempino e della società Veca a Pavia, ha commerciato in passato anche in cereali e legumi, con investimenti tra Malta e l’Inghilterra.

Villa Mimosa, un bene pubblico chiuso da anni, ha una storia assai lunga. In passato doveva essere ceduta ad un gruppo cinese che intendeva aprire una seconda casa da gioco, poi, più di recente, era stata venduta ad un ignoto investitore che però all’atto della firma e del versamento dei soldi è sparito nel nulla. L’edificio sorto tra la prima e la seconda guerra mondiale è stato la sede del comitato di liberazione nazionale alta Italia. Il bene, su 630 metri quadrati, è vincolato dal ministero per il suo interesse storico artistico ed ha diverse possibilità di destinazione d’uso, anche terziario e alberghiero.

Per sistemare i conti il Comune oltre a villa Mimosa intende alienare anche un lungo elenco di altri beni, per esempio alcuni mappali nella zona del lido.

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