È scoccata l’ora X a Brunate: il commissario in municipio

Verso le elezioni anticipate Da oggi effettive le dimissioni di Saffioti. «Ora qualcuno tuteli acqua, funicolare e laboratorio didattico artigianale»

Scaduti alla mezzanotte di ieri i termini per ripensarci, da oggi le dimissioni del sindaco Saverio Saffioti sono effettive. L’esperienza amministrativa iniziata dopo le elezioni del 2019 è terminata.

Nei pensieri dell’ex sindaco Saffioti restano tanti progetti non completati e tre temi importanti per Brunate. Ora toccherà al commissario portare avanti la battaglia sulle tariffe dell’acqua.

«Il tema dell’acqua è sentitissimo a Brunate – spiega l’ex sindaco - Mi ero battuto tanto, spero che questo problema serissimo non naufraghi. Purtroppo siamo in Como Acqua solo per la depurazione. Sulle tariffe era stata fatta una battaglia serissima in Ato e avevo sentito diverse volte Acsm. Speriamo che chi arriverà non ceda a futuri aumenti tariffari».

Ogni giorno in municipio

«Andavo in Comune e guardavo tutti i bandi – precisa Saffioti, classe 1954, ingegnere – In questi tre anni è stato fatto tanto e con finanziamenti a fondo perso, cosa che negli ultimi 20 anni non era mai successa a Brunate. Poi c’è Cpt e la fusione in Spt holding che scatterà ad ottobre – dice Saffioti – Nel 2019 avevamo fatto una delibera con proposte e strategie legate alla gestione del servizio della funicolare, in modo che Brunate abbia un ruolo. È un passaggio importante in cui si gioca molto del futuro di Brunate, chi lo farà? E poi la gestione del laboratorio didattico artigianale, che vede insieme Comune e associazioni del terzo settore – rilancia Saffioti - Lavori terminati e fatti bene, attrezzature ed allestimenti, quanto tempo passerà prima che si possano utilizzare quegli spazi?».

La mano passa alla Prefettura che oggi indicherà il commissario per la gestione del Comune di circa 1800 abitanti.

La summer school

Saffioti evidenzia inoltre come «un anno fa di questi tempi a Brunate si tenne la speciale summer school sull’arte dei muri a secco». Un percorso che vide il Comune impegnato con la scuola del Politecnico di Milano con workshop progettuali a cui parteciparono 25 studenti di cui 9 stranieri.

«Dispiace che tutto naufraghi così – aggiunge l’ex sindaco – Anche il progetto ed il bando sul turismo sostenibile con Insubria non potrà andare avanti, chi lo potrà continuare? E così come la mostra di Alvaro Molteni su cui con la giunta si era iniziato a lavorare. Progetti naufragati»,

E poi ci sono quei 700 mila euro assegnati per un parcheggio turistico all’ingresso del paese, opere di decoro urbano, ristrutturazione della scuola e dell’edificio del Parco Marenghi, per la sistemazione del percorso del Carescione, per lo skate park al Nidrino e per la digitalizzazione dei servizi comunali.

Tutti progetti da portare avanti.

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